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Anche per l'Abruzzo la chiusura degli impianti sciistici sarebbe una sciagura

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Ernesto Alba, presidente della Dmc Alto Sangro commenta così la situazione in cui versa il comparto del turismo invernale: «La chiusura degli impianti di risalita sarebbe una sciagura economica per l'intero Abruzzo. Qualcuno si assuma le proprie responsabilità e faccia chiarezza definitiva e non si nasconda dietro frasi come "le vacanze di Natale le facciamo in pochi". Qualora non si aprissero gli impianti» prosegue Alba da Roccaraso «chi ne farebbe duramente le spese sarebbero i circa 1.500 dipendenti stagionali che, su una popolazione di circa 15mila residenti, costituiscono il vero zoccolo duro dell'economia territoriale. Ci sono chiusure di fabbriche con 200 o 300 dipendenti per le quali sono stati aperti tavoli di concertazione nei vari ministeri, Regioni e Comuni. Che in Alto Sangro rimangano a casa 1.500 persone pare non interessi a nessuno, se non a noi imprenditori».

Per la messa in sicurezza degli impianti, i gestori stessi delle stazioni sciistiche abruzzesi hanno messo a punto un protocollo sanitario. Dmc Altosangro sta lavorando assieme ai sindaci per rendere il territorio "Covid free"

«Quel che a oggi manca è la decisione da parte degli organi preposti sul da farsi», incalza il presidente della Dmc, «invece di promettere aiuti, a volte davvero ridicoli e peraltro quasi mai recapitati, pensassero a favorire le aziende con corposi mutui decennali con interessi zero senza passare dalla tagliola delle banche. Abbiamo solo una necessità» chiosa Alba «sapere subito di che morte morire».

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