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All'amico Cavalier Virgilio Cilli

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Caro  Cavaliere.
Ci hai lasciati alla soglia dei  cent’anni,  un secolo di vita, che è difficile sintetizzare in poche parole. Ti conoscevo sin da bambino, da quando mio padre Evaristo, tuo intimo amico, ti fungeva da ragioniere, pur non essendolo, nell’Ufficio della tua pompa di benzina Agip in Via Roma, solo per la grande amicizia che vi univa.
Per raccontare  il tuo secolo di vita, non basterebbe un libro. Sono troppi i ricordi che mi legano a te.
Sei stato sempre il primo in tutto: il primo telefono privato, che aveva il n. 17; la prima macchina da scrivere, un’Everest color verde;  la prima calcolatrice Olivetti a manovella, che faceva solo le addizioni e le sottrazioni. Quante automobili hai cambiato nella tua vita, è’ difficile dirlo. Ricordo negli anni ’50, quando le automobili a San Salvo si  contavano in un palmo di mano,  le tue FIAT Giardinetta, le tue due Alfa Romeo Giulietta Sprint, e di quando , insieme a mio padre, mi portaste  a San Vito Marina, dove partecipasti ad una di quelle prime gare automobilistiche di regolarità. 
Avevi una marcia in più. Eri dotato di un’intelligenza straordinaria e di capacità imprenditoriali fuori dal comune. Discorrendo spesso con te, ho potuto intuire che la tua vera Università è stata la vita. Fu la guerra, a mio avviso, a plasmarti come uomo e come imprenditore. Fu lì, quando guidavi i carri armati ed i camion militari, che annusasti l’odore della benzina,  che profumava di progresso.
Ed il progresso, al tuo ritorno, divenne la tua grande aspirazione. Tu, che da adolescente eri andato “a lu mastre” al fabbro Mastr’Angele Di Felice, apristi in Via Roma, dove passava la nazionale, un avveniristica attività, per l’epoca, di gommista e di assistenza di automezzi, sino a quando, non chiedesti al Sindaco social-democratico Domenico Cervone, a capo, dal ’48 al ’56,  di un’amministrazione social-comunista, di aiutarti ad avere in concessione  una stazione di servizio carburanti, che collocasti di fronte casa, in uno spiazzetto dinanzi al “Bar dell’Auto” di Biondo Tomeo, nome che gli suggeristi proprio Tu,  e di Emilie Filicillie (Del Villano), bar storici sansalvesi.
Ed il desiderio di progresso per la Tua San Salvo, animò tutta la tua vita.
Amico intimo di Lillino Artese e Remo Gaspari, pur non rivestendo quasi mai cariche politiche ( Presidente dell’ECA e consigliere comunale per un breve periodo nel  ’75) eri sempre lì, pronto, a dare suggerimenti e consigli per il progresso della Tua amata San Salvo. 
Non vi è opera pubblica realizzata in quel periodo, in cui non vi sia stato il tuo zampino: dalla realizzazione del nuovo Palazzo Municipale, alla realizzazione del  lungomare; dalla venuta della SIV allo stadio comunale ed alla nascita della U.S. San Salvo, di cui fosti primo presidente.
Le tue idee erano sovente futuristiche ed inimmaginabili. Basti pensare a quando ti venne in mente di riempire il vallore a “Lu Calevarie” con il terreno di sbancamento della SIV, per realizzare la villa comunale. “Tu sei pazzo”, ti disse Vitale Artese, Sindaco “pro tempore”.  
Ho avuto l’onore ed  il piacere di intervistarTi in alcuni video, pubblicati nel mio piccolo sito web www.sansalvoantica.it, che mi auguro rimarrano ad imperitura memoria.   Ho potuto ulteriormente apprezzare la tua grande intelligenza, ed il grande amore, incommensurato, che nutrivi per la Tua  San Salvo, che non ti dimenticherà.
Grazie Cavaliere per quanto sei stato.
 

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