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Rapinano e piacchiano un automobilista: catturati dai carabinieri

redazione
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Hanno preso a pugni un automobilista a San Salvo, gli hanno rubato la macchina ma, poco dopo, sono stati braccati ed arrestati dai Carabinieri. Sono rinchiusi nel carcere di Torre Sinello, a Vasto, due albanesi, D.F. e G.H., rispettivamente di 20 e 18 anni. Su di loro, entrambi clandestini senza fissa dimora, pende l'accusa di rapina e verranno processati per direttissima. L'episodio si è verificato la notte scorsa. Quando erano circa le 2.30, in pieno centro abitato di San Salvo, G.G., 35 anni, di Dogliola, ha fermato la sua auto, una Volkswagen ''Polo'', sul ciglio di via Istonia ed è sceso dalla macchina per andare a comprare le sigarette al distributore automatico installato al di fuori del bar ''La Sfinge''. Ha lasciato le chiavi inserite e la portiera aperta. Il tutto per una manciata di secondi. Quelli che sarebbero stati necessari ad inserire le monete nella macchinetta e a ritirare il pacchetto. Non ha fatto in tempo, perché i due stranieri, che si erano appostati nei pressi del locale, chiuso a quell'ora, si sono avvicinati e lo hanno preso a pugni. Stordito, il trentacinquenne non ha potuto far altro che assistere inerme alla scena in cui gli albanesi gli rubavano la ''Polo''. Questa la dinamica della vicenda, ricostruita dai carabinieri. Sono stati proprio i militari dell'Arma, chiamati dalla vittima col cellulare, a partire alla caccia dei malviventi. Una pattuglia della Stazione di San Salvo e un'autoradio della Compagnia di Vasto non ci hanno messo molto a rintracciarli. Forse perché poco pratici della zona, i rapinatori non hanno capito quale fosse la via di fuga più comoda e si sono ritrovati i militari alle costole. A quel punto, i clandestini sono usciti dall'auto appena rubata e se la sono data a gambe, ognuno in una direzione diversa. Uno è stato braccato nei pressi del ristorante ''Il Salice'', all'altezza del bivio tra le strade provinciali interne che portano a Cupello e alla parte alta di Vasto. L'altro nelle vicinanze del municipio. Di entrambi è stata accertato che sono irregolari e privi di fissa dimora. Ora sono in carcere.
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