La pandemia blocca i festeggiamenti normalmente organizzati in onore di San Vitale patrono della città di San Salvo.
Niente Sagnitelle, niente Taralli, se non in forma privata e magari condivisa sui social. Nessuna Soma, niente motori e cavalli addobbati, nessun trambusto di folla festante. Non ci sarà la passeggiata tra le vie del centro con le luminarie e tra le bancarelle affollate di via Roma e parte di via Istonia, non ci saranno i due spettacoli nelle sere del 27 e 28 ( più o meno graditi, ma comunque un qualcosa), a mezzanotte niente fuochi pirotecnici. Mancheranno tante cose a molti di noi, la festa è limitata e sotto tono.
Il sindaco, Tiziana Magnacca, invita soprattutto i cittadini più giovani alla responsabilità e alla prudenza vista la odierna riapertura delle attività di somministrazione che possono servire negli spazi esterni con le dovute astringenti misure previste. Il parroco, don Raimondo Artese, lamenta un progressivo distacco dalle funzioni religiose e un maggior attaccamento alle fasi pagane della festa.
Nel frattempo a San Salvo in onore del Martire si stanno montando le giostre.