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Per la Giornata mondiale dell'asma linea diretta con il Centro di fisiopatologia respiratoria di Chieti

Mercoledì 5 maggio dalle ore 10 alle 14

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Un controllo adeguato dell’asma allergico nei bambini può rendere meno aggressiva l'infezione da SARS-CoV-2 e riduce il rischio di doversi rivolgere al Pronto soccorso: di qui la raccomandazione ai genitori affinché i bambini con asma e allergie continuino ad assumere i farmaci loro prescritti, compresi i corticosteroidi per inalazione. L’indicazione arriva dal Centro regionale di fisiopatologia respiratoria infantile e allergologia pediatrica, di cui è responsabile Sabrina Di Pillo, all’interno della Clinica pediatrica diretta dal professor Francesco Chiarelli.

Per chiarire dubbi e avere risposte alle domande, i genitori dei piccoli pazienti mercoledì 5 maggio 2021 dalle ore 10 alle 14 potranno chiamare i numeri 0871.357378 e 0871.357379 ai quali risponderanno medici e infermiere del centro. L’appuntamento è organizzato in occasione della Giornata mondiale dell’asma, su iniziativa della Società italiana per le malattie respiratorie infantili (Simri) di cui fa parte la dottoressa Di Pillo. La Simri ha indicato come tema di questa giornata la sensibilizzazione e l'educazione della popolazione sui falsi miti e le fake news che riguardano questa patologia. 

Il centro di Chieti rappresenta un riferimento regionale per tutti i bambini con asma, patologie respiratorie, allergie alimentari, allergie da farmaci, anafilassi, deficit immunologici e per l’esecuzione di vaccinazioni in ambiente protetto in bambini a rischio. 

Il centro esegue ogni anno circa 7.000 prestazioni come valutazioni allergologiche per allergie respiratorie e alimentari, come test di funzionalità respiratoria, test di provocazione con alimenti, test con farmaci. 

L'Organizzazione mondiale della sanità stima che nel mondo ci sono 339 milioni di persone che soffrono di asma: nel 2016 i morti sono stati oltre 400.000. In Italia la prevalenza in età adulta è intorno al 7% mentre in età pediatrica, secondo i dati dell'ultimo studio Sidria (Studio italiano sulle malattie respiratorie nei bambini), la prevalenza oscilla intorno al 10% dei bambini.

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