Aggiungo qualche goccia al mare cui si riferiva l’avv. Chiara Labrozzi con il suo intervento del 10 corrente (leggi) che (ahimè!) proprio di San Salvo parlava, la città dove (tra l’altro) succede anche questo:
1) non è previsto nel piano di ordinaria manutenzione (ma esiste un piano?) la pulizia delle caditoie stradali che sono completamente piene di terriccio e rifiuti e di fatto svolgono in molti casi la funzione di vasi per la crescita di rigogliose erbe spontanee; ho più volte segnalato la situazione che, in caso di piogge abbondanti, provoca i ben noti fenomeni alluvionali;
2) passeggiare per i viali della villa comunale è impresa ad alto rischio; i viali principali sono da tempo immemore sconquassati e l’unico provvedimento adottato dal Comune è stata la segnalazione (con appositi cartelli di pericolo) di “PAVIMENTAZIONE DEFORMATA”... ma la colpa è, ovviamente, delle precedenti amministrazioni, che quella pavimentazione hanno predisposto; negli ultimi, celebrati nove anni non si è avuto tempo (o voglia) di rimediare;
3) a proposito dei citati cartelli delle fermate autobus presenti sul lungomare, segnalo che sono assai pericolosi perché fissati ad altezza assai ridotta... vorrei dire bassezza: vi si può facilmente sbattere contro;
4) risale al 2016 il Nuovo Piano Regolatore che, a oggi (salvo mie improbabili distrazioni), non ha ancora avuto seguito concreto;
5) c’è un parcheggio coperto (anch’esso ovviamente addebitabile alle precedenti amministrazioni comunali) di cui da tempo si continua a discutere, ma per il quale nulla è stato fatto... tranne un pubblico concorso (con relativi costi, non solo economici) che ha visto anche un vincitore, ma senza alcun esito concreto;
6) da qualche anno esistono in città due garitte per la polizia municipale; sarò forse stato sfortunato, ma non ho mai visto un vigile al loro interno a svolgere il lavoro per il quale le garitte sono state costruite (e pagate!).
E qui mi fermo... solo per non essere troppo prolisso. Ma la mia goccia nel mare non è certo esaurita; voglio farla diventare un gocciolone. Perché la risposta alla domanda “DOVE VIVO?” non finisce con i surriportati esempi delle innegabili negligenze dell’Amministrazione Comunale (parlo degli esponenti politici, ma anche degli addetti ai lavori).
Non finisce qui perché credo di poter individuare nello scarso senso civico di buona parte della cittadinanza tutto quanto sopra descritto... perché se le strade sono piene di rifiuti non eliminati, ci sarà pure stato chi li ha generosamente buttati per terra. E se nei cassonetti blu e bianchi della raccolta differenziata finiscono anche sacchetti di plastica contenenti vetro e carta, non è certo colpa dell’Amministrazione Comunale... che peraltro (ignara?) proclama a gran voce i risultati strepitosi raggiunti.
Non solo; perché senso civico significa anche segnalare opportunamente le disfunzioni pubbliche, senza sopportare sempre e tutto, passivamente, per un malinteso e dannoso senso del quieto vivere.
Per raggiungere questo risultato potrebbero essere utilissime le predette garitte (se solo ci fosse qualcuno al loro interno) e sono altrettanto utili i vari ‘media’ locali che danno a tutti la possibilità (GRATUITA!) di segnalare ogni eventuale disservizio.
Chiudo con un invito a non abbassare mai la guardia, a essere vigili sempre e, soprattutto, a impegnarsi per essere sempre cittadini attivi, perché CHI LA DURA, LA VINCE!