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Rimborso biglietto Ryanair: come e quando richiederlo

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Ryanair è una delle principali compagnie aeree low cost operanti in Europa; le numerose tratte coperte dal vettore si avvalgono di numerosi scali italiani, tra i quali Roma Ciampino, Napoli Capodichino, Bologna Orio al Serio (Milano-Bergamo), Torino, Verona e Venezia. Grazie alle tariffe contenute ed all’ampia scelta di voli da e verso un gran numero di destinazioni europee, la compagnia irlandese gode di particolare successo presso i viaggiatori italiani, al pari di altri operatori low cost.

Quando si sceglie di viaggiare con vettori di questo tipo, è bene informarsi preventivamente circa le politiche inerenti la gestione di possibili disservizi e dei relativi indennizzi. In questo articolo, vediamo in particolare quali sono le condizioni di viaggio applicate da Ryanair specie per quanto riguarda il rimborso del biglietto.

In quali casi si può chiedere il rimborso del biglietto

In linea di principio, il rimborso del biglietto può essere solo in determinate circostanze; la normativa di riferimento (il Regolamento CE 261 del 2004), infatti, disciplina le casistiche principali: cancellazione, ritardo o imbarco negato (“overbooking”).

In caso di volo cancellato da parte della compagnia, il viaggiatore ha diritto all'indennizzo se la compagnia non ha comunicato la soppressione con almeno 14 giorni di preavviso. Qualora il vettore proponga una soluzione alternativa, il preavviso deve essere compreso tra i 7 ed i 14 giorni se il volo sostitutivo decolla non oltre due ore più tardi rispetto a quello originario oppure inferiore a 7 giorni se il volo sostitutivo non parte più di un’ora prima e atterra non oltre due ore dopo. Come si legge sul sito ufficiale Ryanair, tutti i voli sono modificabili ma non possono essere cancellati se sono regolarmente operativi. In altre parole, una volta comprato il biglietto, se si cancella la prenotazione non è possibile annullarla; al massimo, c’è la possibilità di modificare la data del volo e il nome (non oltre le due ore e mezza prima del decollo).

Relativamente ai ritardi, invece, il Regolamento quantifica la somma massima di rimborso in relazione alla lunghezza della tratta:

-       fino a 250 euro su voli fino a 1500 km con almeno 2 ore di ritardo;

-       fino a 400 euro su tratte tra i 1500 km e i 3500 km (all’interno della Comunità Europea) o su voli extracomunitari fino a a 3500 km;

-       fino a 600 in tutti gli altri casi.

Infine, il rimborso è previsto anche in caso di mancato imbarco provocato da un eccesso di prenotazioni (overbooking). In una simile eventualità, se il passeggero non ha intenzione di volare usufruendo di una soluzione alternativa proposta dalla compagnia, può richiedere il rimborso del biglietto del volo non utilizzato.

Come chiedere il rimborso

Qualora uno degli scenari sopra descritti dovesse concretizzarsi, l’utente ha il diritto di tutelarsi inoltrando una richiesta di rimborso alla compagnia aerea. A tale scopo, Ryanair mette a disposizione, tramite il proprio sito ufficiale, un apposito tool per implementare la procedura per via telematica. In alternativa, è possibile avviare la pratica per il rimborso biglietti Ryanair rivolgendosi ad portale specializzato come Italiarimborso.it. In ogni caso, è necessario conservare la documentazione relativa al volo non utilizzato (biglietto e boarding pass con il numero di prenotazione) così da fornire le informazioni necessarie a formulare correttamente la domanda.

Non è invece possibile rivolgersi direttamente alla compagnia quando si vuole richiedere rimborsi di altro tipo, come ad esempio un risarcimento dei danni cagionati dal disservizio addebitabile alla compagnia (un volo di coincidenza perso, pernottamenti imprevisti, check-in in ritardo e simili). In tal caso, così come per i danni esistenziali ed emotivi provocati dal disservizio, è necessario agire tramite un legale

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