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Autovelox e polemiche, il Comitato non replica alle illazioni di Osvaldo Menna

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DOGLIOLA - Non intendere replicare a quella che considera una banale provocazione. Il presidente del Comitato Pro Trignina, Antonio Turdò, in accordo con l'assemblea dei soci del Comitato, "ha stabilito di non rispondere alle illazioni del consigliere provinciale Menna". L'esponente socialista, nei giorni scorsi, aveva ipotizzato un uso strumentale della battaglia contro gli autovelox imboscati sulla fondovalle Trigno finalizzata esclusivamente ad una prossima candidatura dello stesso Turdò alle provinciali. Il consigliere Menna aveva addirittura indicato il partito con il quale Turdò avrebbe tentato di essere eletto, l'Italia dei Valori. Voci, o illazioni, come le chiama Turdò, al momento né confermate, né smentite dai dirigenti del partito di Di Pietro. Il Comitato, che si è riunito nei giorni scorsi a Dogliola, non cade dunque nel tranello e non si fa coinvolgere nelle polemiche pre-elettorali, anzi si concentra sulle proprie attività, "incitando il presidente a continuare con serenità e correttezza, insieme a tutta l'assemblea, a lavorare ed impegnarsi nel tutelare e difendere gli automobilisti". Nel corso dell'ultimo incontro, il Comitato ha approvato la mozione d'ordine che si traduce in un'attestazione pubblica "di plauso al Prefetto di Teramo, che ha cancellato circa 20mila multe comminate con l'autovelox nel comune di Canzano". L'altra iniziativa in cantiere, la raccolta delle firme con banchetti nelle maggiori piazze della zona, si svolgerà in due fine settimana, "e precisamente - spiega Turdò - sabato 21 e domenica 22 e sabato 28 e domenica 29 del mese di marzo". I banchetti per la petizione saranno allestiti a Vasto, a San Salvo, nei centri del Medio ed Alto Vastese, ma anche a Isernia e a Trivento, cioè nei maggiori comuni del vicino Molise. Inoltre, aggiunge il presidente Turdò, "il Comitato ricorda che sono cominciate le azioni di tutela, con i primi ricorsi inoltrati al Prefetto di Chieti, Vincenzo Greco". "Tutti coloro che vogliono essere tutelati, - spiegano dal Comitato - devono produrre la seguente documentazione: fotocopia del verbale di multa, compresa la fotocopia della busta di notifica al fine di verificare la scadenza dei termini; fotocopia di un proprio documento di indentità valido; la somma di euro 5 per la spesa della raccomandata e della adesione al Movimento difesa del cittadino; un proprio recapito telefonico di riferimento per eventuali chiarimenti". Insomma, mentre i socialisti polemizzano, da buoni e navigati politici, il Comitato continua la sua battaglia contro gli autovelox imboscati.
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