Una notizia marginale di questi giorni ha rievocato la figura epica della "spigolatrice di sapri", che come si ricorderà è la protagonista centrale dell'omonima famosa poesia risorgimentale di Luigi Mercantini.
Il quale trasse ispirazione dalla fallita e fatale spedizione di Sapri, compiuta nel 1857 da Carlo Pisacane, insieme ad un manipolo di 300 giovani uomini, con lo scopo di infervorare gli animi rivoluzionari avverso il borbonico "Regno delle due Sicilie".
La ribalta della notizia, però, riguarda una recente inaugurazione di una scultura rievocatatrice della protagonista, presentata dall'autore con l'effige di una bellissima giovane, dalle forme generose e voluttuose, bene evidenziate e messe ancor più in risalto da lievissima velatura, certamente non consona alla realtà di giovane contadina, consunta dalle fatiche e dalle stoppie aguzze del grano appena tagliato. Ma è ben nota e ispirata la capacità espressiva di un artista intento ad omaggiare la bellezza.
Questo fatto di cronaca, mi ha fatto ricordare, ovviamente in tutt'altro tempo e contesto, alcune spigolatrici sansalvesi che, pur un secolo dopo, ancora quando si mieteva e si raccoglieva a mano, erano ugualmente intente ad accaparrarsi le poche spighe sfuggite di mano ai mietitori.
Molte volte, questa pratica veniva svolta da giovani vedove od appartenenti a famiglie particolarmente numerose, bisognose di procurarsi un boccone in più, e che nella maggior parte dei casi, dovevano chiedere la facoltà a spigolare ai proprietari stessi dei campi.
Questa attività in genere, produceva poca cosa ed era buona fortuna, quando si riusciva a portare a casa, dopo una lunga e faticosa giornata, un fascio di spighe corrispondente ad un buon covone. Per cui, occorrevano molti giorni e molta benevolenza dei padroni, per riuscire a racimolare un numero minimo di covoni, sufficienti a produrre qualche misura di grano da convertire in farina.
Per fortuna, il periodo rievocato è stato mediamente di breve durata, in quanto arrivarono progressivamente tempi di relativo benessere, legati ai miglioramenti tecnologici ed economici.