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Caccia, apertura imminente.

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Le attese dei cacciatori stanno per finire, l'inizio della stagione venatoria 2005-06 è ormai alle porte, dopo circa sette mesi di chiusura. Si parte infatti il 18 settembre, ma già domenica 4 gli appassionati potranno avere un primo assaggio con la giornata di pre-apertura, durante la quale però sarà possibile esclusivamente il prelievo venatorio della tortora (streptopelia turtur) con la tecnica dell'appostamento temporaneo, quindi senza l'utilizzo del cane. Una novità questa, introdotta dal calendario venatorio emanato dalla nuova giunta regionale, che ha fatto discutere e ha riscontrato le critiche di numerose associazioni venatorie. La giornata di pre-apertura infatti provocherà la convergenza di numerosi cacciatori nelle poche aree del territorio in cui è presente la tortora. Proprio l'elevata densità di cacciatori in rapporto ala limitatezza del territorio potrebbe rappresentare un evidente fattore di pericolosità. In sostanza, troppe armi in poco spazio. Moltissimi appassionati, proprio per questi motivi di sicurezza, intendono ignorare la giornata venatoria del 4 settembre e aspettano impazienti la vera apertura del 18. Nell'attesa, mentre si lubrificano doppiette e automatici, proviamo a fare i conti in tasca ai cacciatori. Dunque, tra le concessioni governative da versare allo Stato per il prelievo della selvaggina, la tassa regionale sulle armi, la quota provinciale da versare al proprio Ambito Territoriale di Caccia, e l'assicurazione obbligatoria per ciascun cacciatore, si arriva ad una cifra che supera i 350 euro. Proprio la tassa sulle concessioni governative ha registrato, rispetto allo scorso anno, un aumento di oltre trenta euro, pari circa al 25 % in più, un fatto che non ha mancato di suscitare qualche polemica negli ambienti venatori, perché a fronte di continui aumenti, non si registrano migliori condizioni per i cacciatori in termini di maggiore presenza di selvaggina. Così tra qualche malumore ci si avvia all'apertura della nuova stagione venatoria, particolarmente attesa anche dagli agricoltori stanchi di subire continui ed ingenti danni alle colture dalla fauna selvatica, in particolare dai voraci e numerosissimi cinghiali. Infine una chicca, una divertente curiosità. Sul tesserino di caccia rilasciato dalla Regione Abruzzo c'è un evidentissimo errore di stampa: invece della scritta ''autorizzazione per l'esercizio venatorio'', che sarebbe stata corretta, c'è quella ''autorizzazione per l'ESERCITO venatorio''.
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