Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Piccoli ospedali, segnali positivi dalla Regione

Condividi su:
GISSI - Piccoli ospedali, segnali positivi dalla Regione. Una delegazione di sindaci ed esponenti del territorio del Basso chietino è stata ricevuta ieri dall'assessore regionale alla Sanità, Venturoni. All'ordine del giorno dell'incontro la 'sorte' dei piccoli ospedali della provincia di Chieti. La delegazione, accompagata dall'assessore regionale Mauro Febbo e dai consiglieri regionali Nasuti e De Fanis, quest'ultimo originario dell'Alto Vastese e particolarmente impegnato nella difesa dei servizi sanitari nei piccoli centri, è stata composta dai sindaci Antonio Tavani, Rocco Micucci e Nicola Marisi, in rappresentanza dei territori che gravitano intorno agli ospedali di Casoli, Guardiagrele e Gissi. I convenuti hanno confermato "la volontà di non chiudere i piccoli presidi ospedalieri, pur nella condivisa consapevolezza di una necessaria riorganizzazione dei servizi sanitari sul territorio". L'assessore Venturoni ha anticipato alla delegazione una proposta di legge regionale per rispondere a tale necessità di riorganizzazione, "che si impernierà su una nuova e più moderna pianificazione dell'emergenza-urgenza, attraverso un raccordo razionale H24 tra le associazioni medici di medicina generale, gli attuali pronto soccorso ospedalieri, tutti salvaguardati nella loro attuale organizzazione, i servizi erogati dalla guardia medica, dislocati sul territorio per la continuità assistenziale, e il 118". "L'istituzione e l'utilizzo dei posti di osservazione breve presso i Pronto Soccorso di Casoli, Gissi e Guardiagrele è ritenuta una prerogativa di questa razionalizzazione", ha precisato l'assessore. "Certo la nuova politica sanitaria abruzzese sarà meglio esplicata - a parere dei sindaci presenti - quando gli indirizzi politici saranno resi operativi da manager che antepongono obiettivi di razionalizzazione e modernità dei servizi come loro principio ispiratore, alla facile demagogia comunicativa di prestazioni spot". Gli amministratori locali hanno ribadito l'assoluta necessità "di assicurare anche nei presidi minori interventi di day surgery, chirurgia ambulatoriale e attività specialistiche ambulatoriali e diagnostiche, rivolti ad una popolazione non esclusivamente anziana, ottenendo inoltre l'effetto di decongestionare i grandi ospedali e smaltire le liste d'attesa".
Condividi su:

Seguici su Facebook