Partendo da piazza della Pace, luogo simbolo di San Salvo, un corteo ha attraversato le vie della città per testimoniare, senza alcuna appartenenza politica, il forte e convinto no alla guerra in Ucraina e in nessuna altra parte del mondo.
Una iniziativa dell’Amministrazione comunale di San Salvo che si è fatta interprete delle sollecitazioni dei cittadini, delle associazioni e dei partiti perché ci fosse un segno visibile e ben chiaro di "no alla guerra" a beneficio di tutta la comunità.
A rendere più intensa la partecipazione la presenza degli studenti delle scuole superiori di primo e secondo grado, di numerose associazioni cittadine e di quelle Combattentistiche e d’Arma oltre ai gruppi di Protezione civile e la Croce Rossa.
“Un momento di unità e del grande cuore di questa città per ribadire un tema a noi molto caro come quello della pace – ha detto nel suo breve saluto il sindaco Tiziana Magnacca – e per una testimonianza di vicinanza agi bambini, alle donne e agli uomini dell’Ucraina invasa dalle truppe russe”.
Un breve intervento del sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi Sara Taraborrelli che ha ricordato l’art. 11 della Costituzione: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.
I giovani dopo due anni di pandemia sono impauriti. Ora c’è la guerra alle porte dell’Europa ma “pieni di speranza in un clima di dolore e di paura” che vede la morte di civili inermi e i profughi in fuga verso la salvezza. Interventi anche delle studentesse Sara Rossi e Lia Capitale dell’Istituto Mattioli che hanno parlato sul significato della parola pace.