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PROGETTO “BORSE LAVORO”: 3 bandi pubblici per 47 nuovi contratti a progetto

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E’ partita da qualche settimana l’iniziativa di natura sociale da parte del Comune di San Salvo sulle “Borse Lavoro”: proposta a sostegno delle fasce di popolazione con disagi economici, relazionali e familiari. Il Bilancio 2009, caratterizzato da “sobrietà ed equilibrio ”, non dimentica dunque coloro che hanno non poche difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro, già largamente provato dalla crisi economica. Sono 16 i contratti a progetto già attivati all’interno del Piano di Zona nell’Ambito Sociale n.26 Costa Sud; si tratta di persone con particolari difficoltà fisiche e psichiche che svolgono attività di vario genere: manutenzione dei giardini pubblici, delle rotonde, delle scuole ed altri edifici pubblici. Con un investimento di circa 100.000 euro l’Amministrazione Comunale ha attivato inoltre 3 bandi pubblici di “Borse Lavoro” per altri 47 borsisti, di cui 27 sono disoccupati a luga durata, 10 sono ex lavoratori interinali e/o co.co.pro. e 10 coloro che sono in mobilità ma non percepiscono alcuna indennità. Ad ogni assegnatario di borsa verrà corrisposta un’indennità pari a euro 400,00 mensili (nonché una copertura INAIL) per 15 ore settimanali di lavoro presso enti pubblici o imprese che sottoscrivono il progetto. Il valore della borsa lavoro, oltre a quello puramente economico, è di attuare un' esperienza professionalizzante, seppur a tempo determinato, che favorisca l'acquisizione di conoscenze utili al successivo ed eventuale inserimento nel mondo del lavoro. I requisiti essenziali per poter presentare domanda di partecipazione sono: la residenza nel Comune di San Salvo, lo stato di disoccupazione e un'età compresa tra i 18 e i 65 anni. Le domande dovranno essere presentate entro e non oltre il 24 Aprile 2009. "L'aspetto rilevante di questo progetto - dichiara l'assessore alle politiche sociali Giovanni Mariotti - è proprio quello di dare dignità e valore a tutti coloro che sono stati esclusi, per un motivo o per un altro, dal sistema lavorativo, attraverso un'attenta politica di collocamento. Evidentemente un impluso necessario per arginare fenomeni di devianza, per permettere l'integrazione di uomini e donne spesso "dimenticati" dal contesto sociale, un aiuto concreto per tutti.
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