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Completiamo lo slogan

“Inadatta al proprio compito”

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“Diventato inadatto al proprio compito” è la definizione che il Dizionario Treccani ci dà dell’aggettivo “arrugginito”, in senso figurato. Conseguentemente ho pensato che ARRUGGINITA possa essere un adeguato completamento dello slogan elettorale “San Salvo è sempre di più”. 

Questa volta ho percepito un suggerimento sussurratomi dalle nuove panchine e cestini per i rifiuti sistemati nella villa comunale. Credo che nella loro scelta non sia stato estraneo il desiderio di creare un legame stilistico con tante altre precedenti opere pubbliche contraddistinte dall’aspetto rugginoso (vedi foto). Scelta stilistica, se vogliamo, coerente e forse addirittura coraggiosa. “Secondo me”, però, è un vero peccato che la finitura rugginosa evochi soprattutto il concetto di vetustà e, soprattutto, di inefficienza. 

Analoga visione di omogeneità stilistica, invece, non ha presieduto alla scelta della pavimentazione per l’area dove c’erano i pini e la loro indimenticabile, rassicurante ombra. Una pavimentazione, quella appena posata, nettamente contrastante con quella già in essere (piastre in ghiaino lavato che, per l’occasione, avrebbero potuto essere rimesse in ordine, almeno lì dove per rotture e sconnessioni varie sono diventate veramente pericolose).

Avevo già anticipato che mi sarei interessato delle nuove panchine solo quando fossero state rese fruibili. Bene, quel tempo è arrivato. Qualcuno mi ha preceduto, pubblicando le sue considerazioni che, però, “Secondo me” sono pura polemica strumentale finalizzata alla competizione elettorale in corso. E mi spiego: capisco e condivido tutte le osservazioni in merito ai possibili problemi di sicurezza pubblica sollevati in quell’intervento. Molto meno capisco, invece, quando si auspica di “far partecipare la cittadinanza alla decisione di come spendere i loro soldi dovrebbe essere doveroso e democratico”. Premesso che i soldi della cittadinanza sono suoi e non loro, mi chiedo invece se sia chiara la differenza tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta. 

E veniamo alle panchine. Come avevo facilmente sospettato si tratta, purtroppo, di manufatti che possono piacere o no (“de gustibus non est disputandum”), ma che sicuramente male si coniugano con anatomia umana ed ergonomia: sembrano strumenti pensati apposta demotivare dal loro uso. E poi, quegli schienali metallici diventeranno veri e propri strumenti di tortura quando si arroventeranno sotto il sole canicolare. Questo per quanto riguarda gli aspetti legati al design, mentre in termini giuridici il rimando è agli Offendicula, quelle opere, cioè, realizzate appositamente per scoraggiare chi volesse servirsene in violazione dell’altrui proprietà.

Nel frattempo ho potuto constatare che diverse delle suddette panchine già presentano i segni della loro debolezza (sbeccature varie), testimoni di una strutturale inadeguatezza (vedi foto)… ma anche la nuova pavimentazione mostra problemi analoghi.

E, sempre a proposito di ‘arrugginimento cittadino’, posso ancora una volta segnalare che l’orologio della Porta della Terra continua a segnare l’ora solare.

Romolo Chiancone


 

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