Le Marche hanno un rapporto molto stretto con i giochi di carte, soprattutto nelle zone costiere quali Recanati, Fermo e Porto Sant’Elpidio, dove le influenze delle culture erano molto forti e le tradizioni si sono maggiormente radicate. Sono parte integrante di questo bagaglio culturale anche i passatempi legati ai giochi di carte più tradizionali, come accade per ogni regione della penisola italiana: nel caso delle Marche, i principali sono Bestia, Petrangola e Trucco.
Diverse piattaforme online forniscono informazioni e regole sui tradizionali passatempi, indicazioni dettagliate sullo svolgimento del gioco, sul calcio dei punteggi e sulle varianti. Alcune frequenti guida riguardano innanzitutto come si gioca a Bestia con le carte. Originariamente sorto in Francia nel Settecento, il gioco si è poi diffuso nelle zone marchigiane ed inizialmente somigliava al Tressette, la versione odierna invece ricorda maggiormente la Briscola. Il numero di giocatori può variare da 3 a 10 e per giocare occorre un mazzo di carte italiane tradizionali da quaranta. L’ordine gerarchico delle carte è come quello della Briscola, quindi asso, 3, re, cavallo, fante, 7, 6, 5, 4 e infine 2. Il gioco si svolge in due fasi: la dichiarazione e il gioco della carta. Si segue un senso antiorario e lo scopo della partita è quello di accaparrarsi la maggior parte del piatto e non far rispettare gli impegni agli altri giocatori. Con questo termine si intendono le cosiddette prese, che si effettuano quando i giocatori, dopo aver bussato per partecipare, cambiano tutte le loro carte.
Altro gioco tipico delle Marche, diffuso anche nella regione della Romagna, dicevamo, è Petrangola. In questo gioco maggiore è il numero dei partecipanti e meglio è per la partita. Nelle Marche il numero minimo di giocatori è quattro e viene utilizzato un mazzo di carte tradizionali da quaranta. Se il numero di partecipanti sale, si usano anche 2 o 3 mazzi. Lo scopo del gioco non è tanto quello di vincere ogni mano, ma riuscire a non perderle: ad ogni mano persa, si perde una vita. Il numero di partecipanti si riduce fino ad arrivare ad una sfida a due. Gli assi valgono undici punti, le figure 10 e le restanti, dal 2 al 7, il rispettivo numero indicato. Per definizione è la combinazione di 3 carte uguali ma si può vincere anche facendo il punteggio più alto con 3 carte dello stesso seme.
L’ultimo passatempo tradizionale del territorio marchigiano che indichiamo è Trucco: è un popolare gioco di carte particolarmente noto in Italia, in Spagna e in Sudamerica. Si gioca con un mazzo di carte a semi italiani, mazzi che talvolta diventano un oggetto da collezione con una rappresentazione grafica che varia da regione a regione, dando vita perfino a vere e proprie mostre sul territorio italiano. Nel caso di Trucco, il numero minimo di giocatori è due ma nel caso salisse a quattro, i partecipanti vengono divisi in squadre da due. Ogni partecipante riceve 3 carte dal mazzo. Secondo la versione argentina e alcune varianti italiane, la partita si può svolgere fino a quando una delle due squadre non arriva a un punteggio pari a 31. Se si verifica una situazione di parità , chi guadagna più punti nell’ultima mano avrà vinto la partita. Altre versioni prevedono che il gioco prosegua finché una squadra non vinca due round con 31 punti; in caso di pareggio, il terzo ed ultimo round si vincerà con 31 punti o più.