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Le differenze tra i principali distillati nel mondo

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Cosa sono i distillati?

Tra gli alcolici più apprezzati al mondo rientrano sicuramente i distillati. Dal sapore forte e deciso, questi prodotti si distinguono dai comuni liquori. Un liquore, infatti, è una miscela di alcool, zuccheri e aromi di origine naturale, come radici, semi e piante, etc. 

Un distillato è invece il risultato dell’estrazione dell’alcool da materie di origine vegetale fermentate. 

L’alambicco è lo strumento più comune utilizzato per eseguire questa estrazione. Questo strumento dalla conformazione particolare sfrutta i diversi tempi di evaporazione delle sostanze liquide per ottenere un prodotto ad elevata concentrazione e con un tasso alcolico più alto rispetto ai liquori. 

Degli alambicchi per la produzione dei distillati sono visitabili su questo sito

Nel mondo esistono diverse tipologie di distillati. In questo articolo andremo a scoprire quali sono i più comuni e quali caratteristiche li contraddistinguono. 

Vodka

Uno dei più celebri distillati al mondo, tipico dei paesi russofoni. Questo super-alcolico si presenta incolore e privo di un aroma particolare. Viene ottenuto grazie alla distillazione di cereali o di patate. Successivamente, il prodotto estratto viene filtrato attraverso il carbone o altre sostanze. È uno dei prodotti basilari per la creazione di celebri cocktails. 

Brandy 

Il brandy viene utilizzato soprattutto nei paesi latini e in quelli dell’area del Mediterraneo. È un distillato del vino che viene poi invecchiato in botti di rovere, anche per diversi anni. L’invecchiamento conferisce al brandy un sapore ancora più pieno ed equilibrato. 

Rum 

Anche in questo caso parliamo di un alcolico molto comune nei paesi dell’America Latina e dei caraibi. Viene ottenuto dalla canna da zucchero e dal melasso

Whiskey 

Forse il più celebre tra tutti i distillati al mondo. Questo prodotto viene ottenuto dalla distillazione del malto di cereali. Il malto altro non è che il seme del cereale che ha iniziato la germinazione. L’orzo, la segale o il mais sono i cereali più utilizzati nella produzione di Whiskey. L’invecchiamento nelle botti di rovere può durare anche diversi anni, conferendogli un sapore legnoso facilmente riconoscibile. 

Tequila 

Parliamo del superalcolico messicano per eccellenza. Viene prodotto in Messico dalle foglie del cactus Agave. Viene apprezzata sia pura che combinata con altri liquori aromatici per dare vita ad alcuni dei cocktails più diffusi, tra cui il Margarita. 

Grappa 

Terminiamo con uno dei prodotti eccellenti della tradizione italiana. La grappa viene ottenuta grazie alla distillazione delle vinacce, un residuo della produzione del vino. 

Per la sua produzione si prediligono varietà qualitativamente superiori. In molti casi viene utilizzato il Nebbiolo o il Moscato. Le principali differenze tra le diverse tipologie di grappa sono collegate all’invecchiamento. La qualità ( e il prezzo ) del prodotto aumenta esponenzialmente assieme con il tempo di invecchiamento.  

Le grappe che si trovano in commercio possono essere pure o aromatizzate con erbe e piante.

Diventa a questo punto interessante riuscire a cogliere le diversità di gusto e odore di ogni distillato, riconducibili al prodotto vegetale impiegato per la sua produzione e al tipo di invecchiamento cui è stato sottoposto. 

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