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Come sono fatti i toner e quali convengono di più

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I toner per stampanti al laser sono formati da polveri fini costituite da carbonio (nerofumo), plastica in particelle e sostanze coloranti.

Grazie al trasferimento di tale agente su un componente meccanico caricato con tecnologia elettrostatica, si ottiene una stampa di alta qualità.

Ma capiamo meglio come sono fatti i toner e come scegliere quello più adatto.

Toner per stampanti: come sono fatti

Questa parte di fondamentale importanza per il funzionamento delle stampanti laser viene realizzato miscelando le seguenti sostanze chimiche, secondo proporzioni ben definite:

  • Resina plastica polverizzata: è in genere composta da stirene e acrilico uniti insieme;
  • Nerofumo: la sua presenza in percentuale varia a seconda del grado di intensità della stampa che il produttore desidera mettere a disposizione dell'utente;
  • Additivi: agenti cromatici e cera, che assicurano l'adesione della miscela alla superficie finale.

I procedimenti chimici per la produzione del toner possono essere di due tipologie:

  • Composto: detto anche compounding, implica la fusione a caldo delle varie sostanze chimiche all'interno di un miscelatore, che estrude il risultato dell'azione combinatoria sotto forma di lastra oppure di piccoli oggetti solidi chiamati pellet e che, in un secondo momento, viene raffreddato, frantumato e macinato, per trasformarlo in polvere;
  • Chimico: viene prodotto sintetizzando, tramite reazioni chimiche complesse (aggregazione di emulsioni o polimerizzazione in sospensione), le piccole particelle di forma sferica che lo formeranno e che hanno come caratteristica peculiare il fatto di avere tutte le medesime dimensioni.

Ma le differenze tra il toner chimico e quello composto non si fermano alla procedura di produzione: il vantaggio principale del primo è il miglior risultato finale, con maggiore qualità e risoluzione dell'output da riprodurre, unito a un minor impatto sull'ambiente del relativo ciclo di manifattura.

Quali toner convengono di più

Sul mercato esistono due tipi di toner: originali e compatibili. I primi vengono realizzati dal costruttore della stampante, hanno caratteristiche che li rendono impiegabili solo sullo specifico modello per il quale sono stati previsti e hanno anche un prezzo più elevato rispetto ai secondi.

Questi ultimi, invece, sono prodotti da aziende terze, e vengono ideati per garantire la compatibilità con più modelli di periferiche laser.

Di solito sono più economici rispetto a quelli originali, caratteristica che li rende un'ottima alternativa per chi non desidera spendere cifre elevate per questo consumabile.

Tuttavia, affinché un toner compatibile possa essere considerato realmente conveniente, dovrai avere l'accortezza, in fase di scelta, di prestare molta attenzione al nome e alla reputazione del suo produttore ma anche a quella del rivenditore, per poter avere la certezza di acquistare un prodotto affidabile e di qualità, poiché è fin troppo facile farsi invogliare da un prezzo più conveniente, per poi avere tutta una serie di problemi non solo relativi alla stampa finale, ma anche al funzionamento del ricambio, alcuni dei quali sono:

  • Un consumo troppo rapido: questo può essere causato anche dalla bassa qualità del toner, oltre che ad anomalie dovute alla non corretta configurazione della stampante;
  • Stampa con imperfezioni: una delle cause può essere dovuta al toner con difetti nella sua composizione o nell'assemblaggio del suo supporto, qualora fosse previsto dal modello.

Per i motivi sopra elencati, è di fondamentale importanza che tu non decida l'acquisto di un toner compatibile solo sulla base del prezzo, poiché non sempre questo è indice di vera convenienza; dovrai invece affidarti a un'azienda che riesca a valutare le tue reali necessità e ti possa consigliare al meglio.

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