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L'eolico di Castelguidone diventa un 'caso' nazionale

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CASTELGUIDONE - Il progetto di centrale eolica industriale di Castelguidone diventa un caso nazionale, è stato infatti tra gli argomenti all'ordine del giorno della conferenza dal titolo 'La speculazione dell'eolico' che si è svolta nei giorni scorsi a Roma. Non ancora realizzata e già famosa, in negativo ovviamente, in tutta Italia. E' la mega wind-farm che l'amministrazione comunale di Castelguidone intende realizzare sul Colle San Vito, a due passi dall'abitato. Mercoledì mattina si è tenuto nella Capitale un importante seminario di studi sull'energia eolica organizzato da varie sigle nazionali, Coldiretti, Amici della Terra, Mountain Wilderness, Altura, V.A.S., Wilderness Italia, Movimento Azzurro, Comitato del paesaggio, Comitato per la bellezza, FareVerde, Italia Nostra. "La speculazione dell'eolico - I palazzinari dell'energia" questo il titolo completo della manifestazione che ha avuto vasta eco sulla stampa nazionale. Il delegato del Comitato del paesaggio, Oreste Rutigliano, che nei giorni scorsi ha preso parte alla manifestazione ambientalista a Castelguidone organizzata dai giovani di Dinamismi, ha portato a Roma, all'attenzione dei relatori e dell'intera platea il "più vergognoso e brutale caso di eolico selvaggio in tutta Italia", quello del progetto di wind-farm sul Colle San Vito appunto. Il filo conduttore della conferenza è stata la domanda "svendere il territorio e devastare il paesaggio per briciole di elettricità?", cioè un'attenta e documentata disamina del rapporto tra costi e benefici dell'eolico industriale. "Lo sviluppo delle energie rinnovabili è necessario per un futuro libero da ricatti energetici e da rischi incontrollati per il clima e l'ambiente del Pianeta e per la società. - inizia il documento prodotto nel corso dei lavori a Roma - Tuttavia non ci sarà alcuno sviluppo positivo consentendo speculazioni e spreco di denaro degli utenti per installazioni, come le torri eoliche, che non potranno fornire alcun contributo risolutivo al fabbisogno dell'energia, mentre, già oggi, danneggiano in modo irreversibile il paesaggio naturale, culturale e agricolo su cui si fonda l'identità della nazione. Un gravissimo pericolo incombe sull'immagine, il significato e l'economia di boschi, colline, coste lacustri, montagne, fauna selvatica, borghi storici, testimonianze archeologiche. Per consentire un adeguato sviluppo delle energie rinnovabili utili e promettenti, ad esempio solare, biomasse e mini-idrico, senza devastazione ambientale e senza speculazione, occorre subito riformare le regole di incentivazione, stabilire rigorose linee guida a tutela del paesaggio e investire il più possibile in efficienza energetica. E' necessario fermare uno sviluppo selvaggio dell'eolico, l'ultima delle speculazioni territoriali, la più insidiosa rispetto a quelle tradizionali perché dipinta di verde". Tra i relatori del convegno Sergio Marini, presidente di Coldiretti, Carlo Ripa di Meana, presidente Comitato italiano del paesaggio, accompagnato da Oreste Rutigliano, Rosa Filippini, presidente degli Amici della Terra, Carlo Alberto Pinelli di Mountain Wilderness. Nel corso della conferenza è stato presentato il nuovo sito web www.viadalvento.org, dal quale è possibile scaricare il video della manifestazione ambientalista a Castelguidone.
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