Giovanni Paolo II arrivò a San Salvo in elicottero la mattina del 19 marzo di quarant’anni fa, nella festa di San Giuseppe patrono dei lavoratori, quale pellegrino di pace e di giustizia nel mondo.
Il papa operaio a San Salvo per benedire la Città e gli abruzzesi e testimoniare la sua solidarietà e il suo amore verso i lavoratori e il mondo del lavoro.
All’epoca avevo poco più di un anno, ma i racconti che ho raccolto di chi fu presente in quella giornata e le foto a colori e in bianco e nero scattate per fermare nel tempo quella visita, restituiscono, ancora oggi, una forte emozione.
"Il Papa con noi” di quel 19 marzo 1983 segnò per la storia di San Salvo un prima e un dopo.
La visita pastorale di Karol Wojtyla fu un pubblico riconoscimento dell’importanza per l’Abruzzo di questo lembo di terra di confine che si era emancipato, con la sua trasformazione da borgo agricolo a realtà industriale internazionale.
Il Papa entrò negli stabilimenti dell’allora Magneti Marelli e Società italiana Vetro, strinse le mani alla gente, incontrò e mangiò con i lavoratori e le lavoratrici nella mensa aziendale perché “considero una grazia del Signore essere stato operaio, perché questo mi ha dato la possibilità di conoscere da vicino l’uomo del lavoro”.
Foto che ci regalano le immagini della gente festante, delle maestranze, dirigenti aziendali e sindacalisti, dell’allora sindaco di San Salvo, Rinaldo Altieri, dell’onorevole Lillino Artese, dell’arcivescovo della diocesi di Chieti e di Vasto, mons. Vincenzo Fagiolo, del ministro Remo Gaspari, di don Cirillo Piovesan, don Piero Santoro, uno degli organizzatori Alfredo Bucciantonio e dell’unico artigiano, il falegname Rosario Tomeo.
Frammenti di storia della nostra città.
San Salvo ha onorato e onorerà questo ricordo, ancora vivido ed emozionante.
In questa oasi industriale in terra d’Abruzzo, una terra non più amara.
Emanuela De Nicolis
Sindaco di San Salvo
