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"La Pro loco non ha offeso gli amministratori". La presidente dell'associazione replica all'assessore Di Stefano. Clima teso a Castelguidone

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CASTELGUIDONE - E' ancora guerra aperta, nel piccolo centro della vallata del Trigno, tra l'amministrazione comunale e la Pro-loco, per via della mancata concessione di spazi pubblici da parte del sindaco. A fare chiarezza interviene la presidente della Pro-loco, Gabriella Di Stefano. Nei giorni scorsi i soci della Pro-loco hanno avuto, nel palazzo municipale, un acceso scambio di idee, tanto per usare un eufemismo, con il primo cittadino Cicchillitti e altri esponenti della maggioranza. La concitata riunione è degenerata a tal punto che il sindaco è stato costretto a chiamare i Carabinieri. Il giorno seguente il Comune, per bocca dell'assessore Elvira Di Stefano, ha annunciato querele, perch‚ alcuni soci della Pro-loco avrebbero offeso gli amministratori. In replica interviene la presidente della Pro-loco, Gabriella Di Stefano. "Il comportamento dei rappresentanti della Pro-loco è stato corretto e civile e nessuno è stato offeso; anzi, è l'associazione a ritenersi offesa per il trattamento ricevuto nonostante l'impegno profuso per favorire, da anni, iniziative volte a promuovere la cultura e la tradizione locale. Obiettivi, questi, che da quando la Pro-loco è stata fondata, sono stati punti fermi del suo operato e che hanno fatto sì che un evento, quale quello della sagra dei cavatill, fosse tradizione per il paese e un appuntamento fisso per il territorio della Valle del Trigno". "La Pro-loco, inoltre, - continua la giovane presidente - è rammaricata per il determinarsi di situazioni di conflitto, non volute, che arrecano danno all'immagine del paese e ribadisce la propria volontà di collaborazione con il sindaco. Resta tuttavia ancora in attesa di conoscere la volontà dell'amministrazione in merito alle autorizzazioni per le manifestazioni estive". Pare infatti che nonostante le rassicurazioni e le promesse il primo cittadino non abbia ancora concesso l'utilizzo delle strutture pubbliche per la sagra e gli altri eventi. Atteso che un sindaco non può disporre in maniera arbitraria dei beni comunali, come se fossero di sua proprietà, perché invece appartengono alla collettività, evidentemente Cicchillitti avrà delle motivazioni tecniche o di altra natura che gli impediscono di dare l'ok. Intanto, nell'attesa che il sindaco si decida, la Pro-loco non resta inattiva, ma organizza per il primo agosto un evento che non necessità di alcuna concessione di strutture pubbliche, quasi uno schiaffo morale: una passeggiata ecologica alla scoperta delle piante officinali presenti sul territorio.
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