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"Una Asl non si governa con l’autoritarismo ma con autorevolezza"

La nota di Cgil di Chieti e FP Cgil Provinciale Medici e Comparto. Stigmatizzato il comportamento del dg Asl Schael

redazione
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La Cgil di Chieti e la FP Cgil Provinciale Medici e Comparto esprimono la loro solidarietà ai Direttori delle Unità Operative Complesse presenti nell’incontro con il Comitato Ristretto dei Sindaci della Asl Lanciano Vasto Chieti ed al Rettore dell'Università ‘d’Annunzio', prof. Liborio Stuppia, stigmatizzando il comportamento del direttore generale Thomas Schael. 

Nei giorni scorsi sette primari dell'Ospedale di Chieti avevano messo in risalto la scarsa o inesistente “condivisione di scelte strategiche con la dirigenza medica deIl’Ospedale di Chieti, soprattutto con la parte universitaria”, e decisioni “non rispondenti alle reali esigenze assistenziali ed universitarie” con il rifiuto del dg Schael ad un confronto sulle questioni.

"Comportamento - si legge in una nota - che rivela scarsa sensibilità e totale mancanza di rispetto, quale atteggiamento tipico di chi non tollera il pensiero critico e il confronto sul merito delle questioni. Il silenzio del dg sulle problematiche evidenziate, rappresenta la più alta forma di indifferenza, reiterata anche nei rapporti con le Organizzazioni Sindacali dei Medici, ignorando le ripetute richieste di incontro, anche quando queste vengono sostenute da assemblee sindacali molto partecipate. 

Una Asl non si governa con l’autoritarismo ma con autorevolezza. Il rispetto nei confronti dei pazienti e degli operatori sanitari tutti è uno dei cardini fondamentali per una assistenza di qualità. L'umanizzazione delle cure passa prima di tutto attraverso la possibilità di avere operatori sanitari trattati come professionisti che erogano salute. La stabilizzazione dei 624 precari della Asl Lanciano-Vasto-Chieti è sicuramente encomiabile e rappresenta un traguardo positivo a cui hanno contribuito anche le OO.SS di questa azienda. Ma purtroppo non risolve il problema della carenza di personale sanitario, Medici e Comparto, poiché essi fino ad ieri lavoravano già nella nostra Asl con contratti a tempo determinato o altre tipologie di contratti. E non serve nemmeno per ridurre le liste di attesa perché con la stabilizzazione riusciamo appena a mantenere l'ordinario, ad assicurare il minimo dei servizi. E che dire della chiusura del PPI di Gissi (e forse domani del PPI di Casoli!) se non che la carenza di personale porta questa Asl a scegliere tra Punto di Primo Intervento e nuova Automedica che proprio per questo motivo non potrà essere aggiuntiva al PPI. 

Come si possono "ottimizzare le risorse" con una dotazione di personale insufficiente per il livello ospedaliero e totalmente assente sul territorio?

La mancanza di un Piano Sanitario Regionale complessivo che preveda una strutturazione di una rete sanitaria territoriale in cui l'ospedale diventa parte integrante del sistema, resta presupposto indispensabile per la costruzione di un piano di fabbisogno del personale complessivo aderente ai bisogni della popolazione abruzzese. Ancora più indispensabile per poter far vivere le Case e gli Ospedali di Comunità con personale adeguato e formato. E di questo dovrebbe occuparsi prioritariamente l’attuale Governo regionale, attraverso risorse adeguate e relativi aumenti dei tetti di spesa con nuovi e adeguati piani di fabbisogno. 

Per migliorare l'assistenza e le condizioni di lavoro - è la conclusione della nota delle organizzazioni sindacali territoriali - c'è bisogno dell'impegno di tutti gli attori al fine di garantire il diritto costituzionale alla salute dei cittadini ed il diritto ad un lavoro dignitoso ed in sicurezza del personale di questa Asl".

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