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Integratori: come assumerli in sicurezza

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L’Italia è il principale mercato in Europa per quanto riguarda gli integratori alimentari, che vanno distinti dai nutraceutici. Con un aumento a marce forzate partito con il Covid, i numeri del Bel Paese sono stratosferici. Si parla, infatti, del 26% del market share con i colori italiani.

Se le aziende del settore sono sempre più propense a innovare, non sempre, da parte dei consumatori, c’è sufficiente consapevolezza delle peculiarità dei prodotti e dell’approccio giusto per assumerli. Scopriamo, nelle prossime righe, qualche consiglio da tenere presente in merito.

L’importanza della dieta sana

Gli integratori, come ricordano le diciture presenti sulle confezioni dei prodotti e obbligatorie per legge, non devono essere considerati dei sostituti di una dieta sana. L’obiettivo di questi prodotti è appunto integrare, supportare un regime alimentare salutare in cui, per svariati motivi, mancano determinati nutrienti o sono presenti in quantità non sufficienti.

Questo è il caso, per esempio, della vitamina B12, che va integrata nell’alimentazione vegana in quanto presente unicamente nei cibi di origine animale.

Doveroso è citare pure la situazione della donna durante il primo trimestre di gravidanza, periodo che richiede un supporto di acido folico per via della creazione delle strutture neurali del feto.

Attenzione al dosaggio

Nonostante l’informazione sull’integrazione sia aumentata tantissimo negli ultimi anni, sono, purtroppo, ancora tante le persone che pensano che, a un aumento di dosaggio, corrispondano effetti di maggiore impatto dal punto di vista del dimagrimento e del drenaggio dei liquidi in eccesso. 

Non è affatto vero! Anzi, soprattutto quando si ha a che fare con le vitamine e con i sali minerali, il dosaggio eccessivo può provocare reazioni serie. Prendiamo come esempio la vitamina C, nutriente presente in numerosi integratori per via della sua efficacia antiossidante e per la capacità di supportare il sistema immunitario. 

Se assunta in dosi eccessive, può provocare effetti collaterali seri, dal vomito alla diarrea.

Il valore degli ingredienti

Quando si scelgono gli integratori, è molto importante orientarsi su supplementi caratterizzati dalla presenza di ingredienti di qualità, possibilmente naturali e provenienti da coltivazioni biologiche o biodinamiche.

Di fonti per iniziare a informarsi sul tema ce ne sono numerose. Giusto per citare un esempio autorevole, ricordiamo che Lavisitamedica.it parla in modo dettagliato degli integratori naturali, dando spazio ad articoli approfonditi con recensioni redatte senza lasciare nulla al caso e dedicate ad alcuni dei prodotti più apprezzati del momento.

Fai da te o consigli non professionali? No grazie!

Non solo gli integratori non vanno considerati come stampelle a cui aggrapparsi quando non si riesce a seguire una dieta sana: anche se non sono farmaci - almeno per la normativa italiana - andrebbero presi solo dopo aver consultato il proprio medico curante.

Il rischio del fai da te - o del seguire i consigli di persone prive di titolo professionale, che propongono sui social contenuti in cui gli integratori vengono visti come la panacea contro sintomi che, alla base, hanno spesso cause degne di attenzione specialistica - può rivelarsi pesante.

Per rendersene conto, basta pensare alle possibili interazioni con i farmaci e ai medicinali, spesso salvavita, il cui assorbimento può essere messo a repentaglio.

Integratori sportivi? Sì, ma con buonsenso

L’approccio agli integratori sportivi richiede una parentesi a sé. In questo frangente, le regole ricordate nelle righe precedenti valgono ancora di più. Essenziale è acquistare solo da negozi certificati o in farmacia, così da avere la certezza matematica di comprare prodotti legali (il mercato dei supplementi non autorizzati, soprattutto legati allo sport, è tragicamente fiorente in spazi come il deep web e non solo).

Inoltre, è opportuno valutare l’effettiva necessità di prendere l’integratore. In alcuni casi, infatti, l’assunzione è legata a un desiderio di andare oltre ai propri limiti e non al concreto bisogno di colmare una carenza alimentare.

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