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Pensioni, il futuro dei quarentenni finisce con un nulla di fatto

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Sarà un’estate cruciale per il futuro della riforma pensionistica italiana. Calendario fitto di appuntamenti tra Governo e parti sociali, anche se i primi resoconti non lasciano ben sperare. 

Niente vacanze per la riforma delle pensioni in Italia. Il calendario delle commissioni parlamentari vede segnate sul calendario le date del 18 luglio, per parlare della flessibilità, del 5 settembre, per discutere di Opzione Donna, e infine del 18 settembre per capire cosa fare della previdenza complementare. 

È questo il ruolino di marcia del Governo Meloni. Un calendario intenso che è iniziato lo scorso 11 luglio, con il primo incontro con i sindacati. Un primo incontro che non è andato nella maniera sperata. Si dicono insoddisfatte, infatti, CgilUil, mentre qualche apertura arriva dalla Cisl. “Un incontro imbarazzante – ha fatto sapere a IlSole24Ore Lara Ghiglione, della segreteria di Maurizio Landini - ci hanno chiesto di esporre le nostre proposte ma non avevano alcun dato. La ministra non c’era. È il quarto incontro che facciamo sulla previdenza e siamo ancora a zero. Siamo insoddisfatti. La ministra ci dica cosa intende fare sul lavoro per i giovani e per coloro che hanno fragilità contributive”. 

Sono loro infatti la fascia più colpita dall’incertezza politica e dal panorama economico. Sono sempre loro la fascia a cui si sta rivolgendo una nuova soluzione per il futuro previdenziale: quella della pensione integrativa. Questa forma di investimento, che si sta diffondendo sempre di più tra la popolazione, ha come obiettivo mettere da parte una somma consistente di denaro, in maniera tale da implementare la futura pensione dell’INPS e salvaguardare così il proprio tenore di vita. Ma come si sceglie la pensione integrativa migliore? Come emerge da questo articolo, bisogna innanzitutto sapere che esistono diverse soluzioni rivolte a specifiche fasce d’età (come quella per gli Under 40 o per gli Over 50), oppure i fondi pensione aperti, quelli chiusi e indirizzati a particolari categorie e infine i Piani di Accumulo Capitale

Un panorama vasto e allettante, che rappresenta sempre di più una valida alternativa alle incertezze economiche e politiche del nostro presente. Ed è proprio su questo tema che il Governo si sta interrogando: a settembre infatti finirà sul tavolo delle istituzioni il dossier legato alla previdenza alternativa. Dare forza a questa soluzione, sostenendo i cittadini che scelgono questa strada, può essere la mossa giusta per aiutare le fasce più a rischio. 

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