Da qualche anno ci siamo trasferiti a San Salvo da Trasacco, paese dell'entroterra Aquilano, nel cuore della Marsica. Ci siamo trovati benissimo fino a quando non abbiamo dovuto scegliere il medico di famiglia. Con grande stupore abbiamo dovuto prendere atto che nessuno di loro adotta i numeri per la fila. Cosa che ormai esiste dovunque, persino a Trasacco! Quindi ogni volta che abbiamo bisogno anche solo di una ricetta, siamo costretti ad ore ed ore di attesa. Ma la cosa sconcertante è che provando a suggerire al medico di adottare i numeri per la fila, mi sono trovato difronte ad un categorico ed ingiustificato rifiuto. A questo punto la domanda è: questi medici, pubblici dipendenti, possono vessare i pazienti/ contribuenti con tali retrogradi prese di posizione? Qualcuno può intervenire? Non è possibile costringere i pazienti ad inutili ed ingiustificate perdite di tempo. A Trasacco non succede!