L’elaborazione di qualsiasi progetto necessita di idee, di immaginazione, di vedute lontane.
L’elaborazione di un disegno deve partire dalla conoscenza di fondo di tutti gli aspetti che tale progetto va ad interessare.
Ogni realtà locale, ogni livello amministrativo è collegato agli altri, dimodochè le varie competenze sono giustamente ripartite. E’ chiaro che ad ogni livello corrisponde un circuito di azione (quello comunale si interesserà puntigliosamente del livello cittadino, quello provinciale guarderà con lente d’ingrandimento il contesto della provincia, e così via per il livello regionale e statale, fino ad arrivare a quello europeo). Ora sappiamo che l’Europa detta le linee guida, mentre ai singoli Paesi viene chiesto di legiferare, recependo le suddette linee guida. Quindi a cascata Regioni, Province e Comuni. E’ un circolo, l’una realtà non può prescindere dall’altra.
La gestione della cosa pubblica deve essere condotta nel rispetto del mandato che il singolo amministratore ottiene dai cittadini. Onestà e saper fare bene.
Sull’onestà c’è poco da dire, essa si attua con l’integrità morale.
Sul saper fare bene occorre una giusta dose di immaginazione, non fermarsi a tutto ciò che è già presente ma ampliandone l’orizzonte.
San Salvo forse, a questo punto, è ad un bivio cruciale. La scelta che deve fare sarà importante per i decenni futuri. Così come i nostri amministratori 20-30 anni fa intuirono giustamente la vocazione post-agricola del paese, ora chi ha responsabilità e poteri deve riuscire a trovare una nuova rotta: San Salvo dove vuole andare? Vuole sviluppare il settore industriale? Vuole ampliare la propria capacità turistica?
Lo sviluppo della piattaforma industriale passerà anche attraverso una rimodulazione del settore dell’artigianato. Bisognerà stare al passo con il motto dell’ “agire locale e pensare globale”? Occorrerà intessere rapporti sempre più coesi con il distretto della Val di Sangro e il Campus di innovazione. Non si potrà prescindere dalla ricerca continua.
Lo sviluppo della capacità turistica sarà imprescindibile con la risorsa mare. Occorre però che in questo caso non si pensi più solo all’idea di albergo diffuso, ma è necessario attrarre risorse e capitali da destinare in modo diverso, ma in maniera oculata, senza dare l’ok a stravolgimenti di PRG che arrecherebbero solo danni. Oltre al mare San Salvo potrebbe sviluppare, con gli anni, anche un’altra risorsa turistica, ovvero quella legata all’attività archeologico-museale: molte cose sono state scoperte sul passato della Città e, probabilmente, molte altre verranno alla luce.
Forse uno scossone è necessario per rinvigorire la nostra economia locale, la quale sembra che sempre più sia legata al “mattone”. Bisogna farlo senza secondi fini personalistici, ma soltanto guardando come stella polare il bene della Città.