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L'AIUTO AI TERREMOTATI? NON ANCORA CONCRETO NONOSTANTE LA SOLIDARIETA' DEI LAVORATORI PILKINGTON: LA DENUNCIA DELLO SLAI COBAS

redazione
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"Invitiamo la direzione aziendale Pilkington a mettere in atto la volontà espressa dai lavoratori, effettuando al più presto le trattenute relative agli importi liberamente elargiti a favore dei terremotati abruzzesi e soprattutto ci auguriamo che il comportamento lodevole che la Pilkington ha adottato in occasione del terremoto di San Giuliano del Molise del 31 ottobre 2002 venga replicato con le stesse modalità per gli sfortunati della nostra cara terra d'Abruzzo". L'appello, contenuto in una nota, è di Domenico Ranieri, segretario provinciale dello Slai Cobas di Chieti, componente Rsu-Rlssa della Pilkington. Ranieri ricorda la gara di solidarietà scattata già all'indomani del disastroso terremoto dello scorso 6 aprile nell'Aquilano sottolineando come subito concreta fu la risposta dei lavoratori del sito vetrario di piana Sant'Angelo che, nonostante la cassa integrazione del periodo, decisero di devolvere parte dello stipendio del mese di maggio ai corregionali colpiti dal sisma. "I rappresentanti dei dipendenti della fabbrica di piana Sant´Angelo e la dirigenza - evidenzia Ranieri - avrebbero dovuto concordare insieme la destinazione dei fondi raccolti. Purtroppo, a distanza di quasi cinque mesi, le cedole della solidarietà giacciono ancora dentro l'urna dove sono state depositate. E' a dir poco raccapricciante pensare che ci siano persone che, in pochissimo tempo, riescano a dimenticare cose che per la loro tragicità sono indelebili anche a distanza di anni". Contestati, dunque, i vertici delle organizzazioni sindacali locali e, nel contempo, l'invito alla direzione dello stabilimento a voler accelerare la destinazione finale di questo sostegno ai terremotati.
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