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E' di Schiavi di Abruzzo il pacifista che è intervenuto ai funerali di stato dei parà caduti a Kabul

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SCHIAVI DI ABRUZZO - "E il signor Antonio gridò: pace subito", ha titolato il Corriere della Sera all'indomani dei solenni funerali di Stato per i militari caduti a Kabul. Il riferimento è al blitz del noto pacifista che, nel corso della celebrazione, è riuscito a raggiungere un microfono ed ha scandito più volte lo slogan "pace subito". L'uomo, che ha fatto notizia, è Antonio Cianci, originario di Schiavi di Abruzzo. "Si chiama Antonio ed è diventato, nel bene o nel male, un pezzo della cronaca di questa giornata di lutto nazionale in cui si sono svolti i funerali di Stato per i sei paracadutisti della Folgore uccisi nell'attentato a Kabul. - si legge nell'articolo del Corsera - L'uomo, indicato come dall'apparente età di sessanta anni e di cui non sono state fornite le generalità complete, era riuscito a salire sul palco durante la cerimonia e aveva approfittato del silenzio seguito all'invito a scambiarsi un gesto di pace, nel corso del quale anche il celebrante ha abbandonato il suo posto per raggiungere le famiglie delle vittime, per salire sull'altare a gridare più volte, al microfono, lo slogan "pace subito, pace subito". Fermato dalla sicurezza, è stato accompagnato fuori e accompagnato alla postazione dei volontari del 118. Poi è stato identificato dentro a un bar e alla fine gli è stato anche offerto un caffè da parte dei Carabinieri". Antonio Cianci è originario di Schiavi di Abruzzo e non è affatto nuovo ad iniziative del genere. In passato, a bordo di un camper sul quale campeggiava lo slogan "Pace uno, violenza zero", ha più volte manifestato il 'credo' pacifista in lungo e in largo in Italia e in Europa. L'uomo torna spesso nel piccolo centro del Vastese per trascorrere le vacanze estive ed è conosciuto da tutti. Il suo 'intervento' nel corso dei funerali di Stato è stato la classica notizia nella notizia.
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