Un consiglio comunale alquanto anomalo quello che si è svolto oggi pomeriggio a San Salvo. Dopo la sospensione di ieri dovuta alla carenza del numero legale causata dall’abbandono della’aula di tre consiglieri di maggioranza (D’Ascenzo, Bernava e Rossi) e dell’intera opposizione, la giunta si è riunita oggi in seconda convocazione nella quale si abbassa sia il quorum per la validità dell’adunanza sia il numero dei voti necessari per discutere ed approvare proprio quei punti che ieri, posti all’ordine del giorno, hanno determinato la “temporanea sfiducia” al Sindaco Gabriele Marchese. Presente oggi anche il consigliere di maggioranza Bernava che ha votato favorevolmente tutto, mentre ieri, dopo ripetute telefonate (?) abbandonava l’aula favorendo l’azione di opposizione. Il centro destra insorge e promette ricorsi al TAR basati su presunte “forzature al regolamento comunale” perpetrate dall’attuale giunta. L’atto odierno, aggiungono dalle fila dell’opposizione, dimostra “l’arroganza politica con la quale il Sindaco Gabriele Marchese è abituato ad amministrare e dimostra altresì che da tempo lo stesso Marchese è solo impegnato a promettere poltrone pur di rimanere saldamente attaccato alla sua”. Ovviamente pareri diametralmente opposti e discordanti pervengono dall’attuale giunta di governo, infatti è di qualche minuto fa la dichiarazione del Sindaco Gabriele Marchese e della sua volontà a “Continuare a governare nell’interesse generale della città” approvando importanti provvedimenti che danno risposta alle esigenze dei cittadini”. Insomma ci vuole ben altro che una semplice “uscita dal consiglio comunale” per sfiduciare l’amministrazione attuale, che raccogliendo i cocci di una prima estenuante assise civica, si rimodula, punta i piedi e continua nella sua azione di governo fregiandosi anche di un nuovo titolo di Comune Virtuoso. Sul noto quotidiano economico “il sole 24 ore” si legge che la Conferenza Stato-Città annovera San Salvo tra i Comuni virtuosi in base ai parametri dell’autonomia finanziaria e del grado di rigidità strutturale e dunque tra i destinatari del premio consistente in uno sconto sul Patto di stabilità 2009 pari ad euro 105.000. Anche se l’estate è da poco terminata, la stagione politica, si prospetta al quanto calda e ricca di colpi di scena.