Fortunatamente sono intervenuti i Carabinieri Forestali della Stazione di Villa Santa Maria per impedire che una povera cagnolina facesse una brutta fine. I militari infatti hanno fermato un’auto a Tornareccio mentre trascinava la bestiola legata con un cappio allo sportello del veicolo. Il cane è risultato regolarmente iscritto all’anagrafe canina e di proprietà del conducente. Sul posto è intervenuto anche il veterinario Asl che ha rilevato la presenza di escoriazioni a una zampa e la coda tagliata, nonostante questa pratica sia vietata dalla legge.
LNDC Animal Protection sporge denuncia per maltrattamento, nella speranza che questo comportamento non venga reiterato da questa persona. Allo stesso tempo, ricorda che il taglio della coda (caudotomia) e delle orecchie (conchectomia) sono pratiche consentite soltanto per comprovati motivi di salute, mentre sono vietate in tutti gli altri casi.
“Purtroppo la caudotomia viene spesso praticata sui cani da caccia con la scusa che potrebbero impigliarsi in rovi e cespugli. La cosa grave è che ci sono ancora troppi veterinari compiacenti che offrono queste prestazioni in contrasto con la legge e con la deontologia professionale, mutilando i cani per meri motivi estetici o “funzionali”. In questo caso, poi, ci troviamo davanti a una persona che davvero non ha alcun rispetto per l’animale che lo accompagna nella vita, perché arrivare a metterle un cappio al collo e trascinarla con l’auto vuol dire proprio che questa creatura viene considerata come un oggetto. Ringrazio i Carabinieri Forestali per aver agito tempestivamente e aver salvato questa povera cagnolina. Tuttavia, restiamo ancora in attesa che le promesse fatte da tanti politici di ogni schieramento sull’inasprimento delle pene per questi reati si concretizzino in un’azione reale. Al momento, per questi maltrattamenti, la pena prevista è da 3 a 18 mesi di reclusione. Decisamente troppo poco per chi sevizia esseri viventi, anche perché di fatto è una pena che non viene mai realmente scontata da nessuno”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.