La richiesta di un'assise straordinaria e monotematica, da dedicare all'analisi obiettiva dell'esistente, dei possibili scenari in prospettiva e di quali concrete iniziative possibilmente da intraprendere per dare risposte alla crisi occupazionale che attanaglia il territorio. E' quanto richiedono i consiglieri provinciali di centrosinistra. "I numeri sono allarmanti - si legge in una nota - sia per coloro che sono stati espulsi dai cicli produttivi, circa 3.500 dall'inizio dell'anno, che della cassa integrazione prodotta in più rispetto allo stesso periodo del 2008, più 500%. A ciò si aggiunge il fatto che molti dei lavoratori espulsi dai cicli produttivi, soprattutto giovani, che non hanno potuto godere altro che del periodo di disoccupazione indennizzata, hanno nel frattempo perso ogni genere di sussistenza e copertura assicurativa". La sfiducia è in ascesa verso le istituzioni, i partiti ed i sindacati, rilevano ancora gli esponenti della minoranza, e viene citato il caso di quanto avvenuto alla Sevel dove un gruppo di giovani che ha perso il lavoro dopo tre anni di prestazioni rese senza risparmio, si è organizzato in comitato spontaneo, cercando di interloquire direttamente con la parte padronale bypassando tutti. "Non più rinviabile - si aggiunge nella nota - la necessità di riprendere un'incisiva azione tesa a governare le istanze, le attese, le necessità perché ne va della credibilità e capacità, corrente e futura, della classe dirigente di ogni parte intesa e nell'accezione più ampia del termine. Non è il caso di alimentare inutili e strumentali polemiche perché, sulla pelle dei lavoratori, non è ammesso speculare per alcuna ragione ma, sinora, l'aver cercato di agire da soli non ha prodotto visibili e positivi risultati se non quella di aver trovato facile notorietà sui media e per fatti, tra l'altro, istituzionalmente ordinari. In materia di lavoro ed occupazione paga il gioco di squadra, la condivisione delle strategie, la sinergia istituzionale, la concertazione vera ed attiva con le parti sociali perché la crisi corrente è grave, complessa e la fine lontana". All'assise, oltre alla naturale presenza dei rappresentanti datoriali e dei sindacati, ci si aspetta anche quella del presidente della Regione Chiodi.