TORREBRUNA - Inciucio doveva essere e inciucio è stato.
Tutto secondo copione, quello scritto a quattro mani da Piluso e da Mastrangelo, ieri pomeriggio, presso la sala del consiglio della Comunità montana Alto Vastese.
La Giunta trasverale del socialista Luciano Piluso ha incassato la fiducia del Consiglio, o meglio, di parte di esso, visto che i consiglieri di Carunchio, Celenza sul Trigno e Torrebruna hanno abbandonato l'aula in segno di protesta.
Grazie ad un'operazione che lo stesso presidente ha definito "scientifica", ma che in realtà è meramente politica, e di una politica autoreferenziale che utilizza anche l'inciucio pur di perpetuare il suo potere, il nuovo esecutivo è stato varato.
La Giunta è così composto da due esponenti di centrosinistra, il socialista Piluso, come sempre in veste di presidente, e l'assessore Finamore, sindaco di Fraine, e uno di centrodestra (sedicente del PdL, ndr), il sindaco di Castiglione Messer Marino, Massimo Mastrangelo, che ha conquistato addirittura la poltrona di vicepresidente.
Venosini e Petta, rispettivamente sindaci di Celenza e Torrebruna, uomini di centrosinistra, non hanno risparmiato critiche per l'inciucio perpetrato da Piluso, abbandonando l'aula, in segno di dura protesta, al momento del voto.
Il vicepresidente Mastrangelo non ha nemmeno provato a giusitifare la sua scelta, criticata aspramente dai massimi dirigenti del PdL, di fare da 'stampella' ad un esecutivo che altrimenti non sarebbe mai nato. Il presidente Pluso, invece, è riuscito addirittura nell'impresa di motivare ciò che resta inspiegabile: avrebbe scelto Mastrangelo come vicepresidente perché Castiglione Messer Marino è l'unico comune membro dell'ente montano che è in regola con i requisiti imposti dalla legge per far parte di una Comunità montana.
Non sono mancati, in aula, momenti di concitazione ed è volata anche qualche parola grossa all'indirizzo della neonata maggioranza trasversale.
Il rappresentante del comune di Carunchio, Elio Serafini (PdL), che insieme ai due 'dissidenti' del centrosinistra ha abbandonato l'aula al momento del voto, ha commentato a caldo criticando aspramente l'operazione inciucio: "E' una maggioranza soltanto numerica, né politica né programmatica, perché credo che Mastrangelo e Piluso abbiano davvero poco da condividere dal punto di vista amministrativo. Non capisco il senso di qesta 'operazione', portata avanti con metodi discutibili. Il dato da registrare, a mio avviso, - aggiunge il consigliere Serafini - è la frattura interna al centrosinistra, visto che sia Nicola Petta che Andrea Venosini non hanno partecipato all'operazione inciucio abbandonando la seduta".
Insomma, il presidente della Comunità montana Alto Vastese resta ancora Piluso, ma il centrosinistra che ha retto l'ente da decenni non esiste più.