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"Il crocifisso non si tocca", l'Udc si mobilita

redazione
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“Il crocifisso non si tocca”: l'Udc regionale si mobilita a difesa di un segno della nostra tradizione cristiana con una raccolta di firme e ordini del giorno in tutte le amministrazioni “Il crocifisso non si tocca”: è questo lo slogan della campagna di sensibilizzazione promossa dall'Udc in tutto il territorio nazionale, e presentata questa mattina anche in Abruzzo, contro la decisione della Corte Europea di Strasburgo che ha condannato il Governo italiano per l'obbligo di esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche. “Il crocifisso – ha spiegato il vicecommissario regionale del partito, Enrico Di Giuseppantonio – innanzitutto è simbolo di fede, di una fede radicata ed autentica nella nostra popolazione, poi è anche segno della nostra tradizione culturale, che dal cristianesimo ha tratto forza e vigore, traducendosi in opere d'arte, di pensiero, di ingegno. Il volto del nostro Paese, in cui è conservata oltre la metà del patrimonio artistico mondiale, non sarebbe quello che è senza la tradizione cristiana. Proporremo a tutti i nostri eletti nei Consiglio comunali e provinciali e a tutti gli altri livelli amministrativi di presentare un ordine del giorno che impegnerà le amministrazioni a controllare con ogni mezzo che non vengano rimossi i crocifissi dalle aule scolastiche e dagli uffici pubblici, e a sostenere il Governo italiano nella presentazione del ricorso contro l'assurda sentenza della Corte Europea di Strasburgo. Inoltre, anche in Abruzzo partirà una raccolta di firme che dia concretamente il segno della partecipazione popolare alla nostra battaglia, che non è né vuole essere di natura fideistica, ma culturale”.
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