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SALTA L'INCONTRO CON LA DIREZIONE AZIENDALE, LA RSU DELLA DENSO PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE: DOMANI UN'ORA DI SCIOPERO

redazione
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Stato di agitazione all'interno dello stabilimento e, come primo momento di 'lotta', un'ora di sciopero nella giornata di domani, mercoledì 18 novembre (primo turno e giornaliero dalle 9.30 alle 10.30; secondo dalle 15 alle 16 e terzo dalle 22 alle 23). Lo proclama la Rsu della Denso alla luce dell'incontro saltato, convocato presso la sede dell'Associazione Industriali di Vasto, tra la direzione aziendale ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Al centro della discussione il rinnovo del contratto integrativo. "La ragione è da attribuire alla mancanza, da parte dell’azienda - si legge in una nota di Fim, Fiom, Uilm e Fismici - del rispetto delle organizzazioni sindacali e della Rsu in quanto rappresentanti e portatori della volontà dei lavoratori e delle lavoratrici che vogliono che si rinnovi, nel più breve tempo possibile, il contratto integrativo aziendale Denso scaduto da oltre un anno. Ad ogni incontro l’azienda dice e non dice, cerca in tutti i modi di inserire discussioni che nulla hanno a che fare con l’integrativo, fa melina con il chiaro intento di, se proprio deve essere costretta a rinnovare il contratto integrativo, portarlo il più a lungo possibile e con un costo bassissimo. Dopo aver accettato responsabilmente - si legge ancora nella nota - con l’intento di chiudere nel più breve tempo possibile il rinnovo dell’integrativo, la proposta aziendale di inserire nella costruzione del nuovo PDR i criteri relativi alle scorte di magazzino ed all’inventario, l’azienda, spiazzata dal nostro atteggiamento, ha cercato in tutti i modi di non discutere più nel merito e a tutt’oggi, dopo oltre un mese, non riesce a costruire un minimo di proposta da sottoporci e su cui confrontarci. Il mancato rispetto aziendale ha raggiunto la gravità assoluta nel momento in cui, durante uno degli ultimi incontri tra le parti, su domanda della Rsu se corrispondesse al vero la voci in stabilimento sulla possibile cessione ad una ditta esterna della gestione del frantoio, l’azienda smentiva categoricamente ed invece contemporaneamente parte delle funzioni del frantoio venivano date in gestione ad una ditta esterna. Una presa in giro dei rappresentanti dei lavoratori grave, ottusa ed irresponsabile ed inoltre l’atteggiamento aziendale continua perché nega, nonostante le insistenti voci in stabilimento, la sua effettiva volontà per ciò che concerne la esternalizzazione di tutta l’area della ricambi, rifiutandosi ad un incontro preventivo nel merito e poi informarci, probabilmente, solo a cose fatte. Non è più tollerabile la volontà di prenderci in giro". I rappresentanti dei lavoratori chiedono che si riprenda la trattativa per raggiungere in tempi brevissimi un’intesa sul rinnovo dell'integrativo e che si arrivi ad un incontro con il nuovo presidente per l'illustrazione del futuro dello stabilimento.
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