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Adeguamenti tecnici, l'ecocentro (ecomostro) di Castelguidone resta chiuso

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CASTELGUIDONE - "Per motivi tecnici di adeguamento alle nuove normative di legge la raccolta è sospesa. Quindi si pregano gli utenti di non depositare i rifiuti all'esterno dell'isola in quanto oltre a costituire reato è anche un comportamento incivile". E' questo l'avviso pubblico che campeggia, già da alcune settimane, sul cancello di quello che dovrebbe essere un ecocentro, ma che in realtà è divenuto un ecomostro. La comunicazione è stata firmata, con tanto di timbro, dalla MilleniumCoop di Carunchio, la ditta che gestisce, per conto della Comunità montana, l'isola ecologica di Castelguidone. Sarà stata una banale coincidenza, come se ne verificano tante in paese, ma guarda caso l'avviso di interruzione del servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti è stato affisso qualche giorno dopo la pubblicazione, sulle colonne del quotidiano Nuovo Molise, di un articolo, con tanto di reportage fotografico, con il quale si è posto all'attenzione dell'opinione pubblica e delle autorità preposte il problema dello stoccaggio dei materiali su quel sito in evidente e palese difformità rispetto alle normative vigenti. Le cataste di rifiuti, compresi gli elettrodomestici e i componenti elettronici, sono infatti esposte alle intemperie, perché la struttura è sprovvista di adeguata copertura. In tal modo la pioggia, ma anche la neve, cade direttamente sui rifiuti speciali, potendo così rappresentare una potenziale fonte di inquinamento del suolo o peggio delle falde acquifere. E' noto infatti che nelle schede dei componenti elettronici sono presenti sostanze e metalli che, attraverso l'acqua piovana, possono contaminare il terreno circostante. Nell'articolo si ponevano alcune domande, come ad esempio se l'econcentro fosse dotato di canali per la raccolta delle acque. Nessuno, né la Comunità montana, n‚ il Comune di Castelguidone né la MilleniumCoop di Carunchio hanno fornito risposte. L'unica cosa certa è che subito dopo la pubbicazione del reportage la ditta che gestisce il centro di stoccaggio si è affretta ad esporre l'avviso con il quale si è fatto riferimento all'"adeguamento alle nuove normative di legge". Sarebbe interessante sapere quali siano queste nuove normative di legge che impongono un adeguamento delle strutture. Adeguamento che ad oggi non è ancora avvenuto, visto che l'avviso è ancora esposto sul cancello di ingresso e la struttura non è stata interessata a lavori di alcun tipo. Ciò che appare evidente, dalla lettura dell'avviso della MilleniumCoop, è che l'econcentro non è a norma, altrimenti non sarebbe motivato un adeguamento. La domanda è spontanea: sono state emanate delle nuove normative in materia di stoccaggio rifuti oppure la struttura non era a norma nemmeno rispetto alle leggi previgenti? Le risposte, se arriveranno, avranno ampio risalto su queste colonne. Il dato certo è che il servizio di raccolta rifiuti ingombranti e speciali resta sospeso, ormai da settimane, salvo novità intervenute nelle ultime ore di cui la redazione non ha contezza. L'altra cosa assodata è che una situazione di evidente pericolo di inquinamento permane a due passi dal centro abitato di Castelguidone, visto che il cumulo impressionante di materiali resta esposto alle intemperie, da mesi ormai. L'amministrazione comunale non sembra interessarsi del caso, una vera emergenza ambientale, troppo impegnata a condurre la sua "piccola crociata" contro il parroco e contro la stampa locale.
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