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Rifiuti ingombranti, nessuna soluzione in vista. La Comunità montana è impotente e l'emergenza cresce

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TORREBRUNA - Rifiuti ingombranti, la Comunità montana Alto Vastese per il momento non è in grado di far fronte al problema che intanto sta assumendo proporzioni preoccupanti su tutto il territorio. Lunedì sera, presso la sede dell'ente montano di Torrebruna, si è riunita la conferenza dei sindaci. All'ordine del giorno la questione dei rifiuti ingombranti e della raccolta differenziata. Assente, nonostante l'importanza dei temi da trattare, il sindaco di Castelguidone, Mario Cicchillitti. Proprio sul territorio del suo comune la Comunità montana ha attivato un ecocentro per lo stoccaggio momentaneo degli ingombranti. L'isola ecologica, come ampiamente riportato su queste colonne nei giorni scorsi, è giunta alla saturazione. Le cataste dei rifiuti speciali, elettrodomestici e materiale elettrico, restano esposte da mesi alle intemperie, con il concreto rischio di inquinamento dei terreni circostanti. Insomma, un ecomostro più che un ecocentro. La ditta che gestisce l'impianto, la MilleniumCoop di Carunchio, si è vista costretta a chiudere i cancelli dell'ecocentro per adeguamenti alle normative vigenti. La crisi del Civeta di Cupello ha contribuito ad aggravare la situazione, producendo, di fatto, la paralisi del servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti. Soluzioni, al momento, non ce ne sono. Questo è quanto emerso dai lavori dell'assemblea dei sindaci. Si attendono gli sviluppi della situazione del Civeta, in attesa di poter riprendere il servizio di raccolta anche nell'Alto Vastese. Per quanto riguarda il settore della raccolta differenziata, invece, quella realizzata mediante le campane poste nei vari centri montani, l'ente comunitario ha deciso di prorogare per due mesi, sempre alla MilleniumCoop di Naccarella, l'appalto del servizio. Problemi di cassa, di questo si tratta. Lo scorso anno la Comunità montana ha speso qualcosa come sessantamila euro per la gestione delle campane della differenziata e altri trentaduemila euro per la raccolta degli ingombranti. Nonostante questo dispendio di risorse economiche, il servizio erogato non è certo dei più efficienti e ad oggi, è utile ribadirlo, quello degli ingombranti è di fatto sospeso. Riassumendo: la Comunità montana non sembra in grado di assicurare il regolare espletamento della raccolta degli ingombranti, mentre per altri soli due mesi riuscirà ad assicurare quella della differenziata. E l'emergenza rifiuti, per l'Alto Vastese, è un'ipotesi sempre più concreta.
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