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Guida all’autoesclusione sul gioco online

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La protezione dei giocatori è una pietra miliare per gli operatori del gioco d’azzardo online. Da molto tempo gli addetti ai lavori si impegnano ad individuare tutte le strategie per far sì che questa condizione venga rispettata sempre e comunque. Una delle più recenti è stata l’identificazione di alcune pratiche di autoesclusione al gioco online.

Ad occuparsi di identificare le migliori pratiche in materia di autoesclusione del gioco d’azzardo online è stato un progetto denominato Self-exclusion Standards, condotto dalla dottoressa Margaret Carran dell’Università di Londra.

Pratiche di autoesclusione al gioco d’azzardo online

Questa iniziativa, articolata in più fasi, è giunta alla terza fase – e probabilmente a quella finale –, e cioè allo step dedicato a massimizzare il livello di protezione dei giocatori. Obiettivo di questo ultimo scoglio è, infatti, quello di contribuire a costruire un processo di autoesclusione ben strutturato e solido, in modo da consentire alle suddette pratiche di porsi come una barriera, come un ulteriore strato di protezione che tenga i giocatori lontani da abitudini di gioco scorrette. Chiaramente, il target di riferimento è principalmente quella fetta di giocatori che mostra e riconosce di avere delle difficoltà a controllare in autonomia il suo rapporto con il gambling, sia fisico che online.

Nel corso delle due precedenti fasi, sono state condotte delle ricerche complete per l’individuazione di prove a sufficienza circa la necessità di promuovere una guida all’autoesclusione. Dieci stakeholder internazionali hanno partecipato ad una serie di incontri in cui venivano messe sul tavolo diverse competenze ed esperienze di giocatori che avevano già avuto modo di sperimentare l’autoesclusione online.

Le pratiche di autoesclusione verranno messe a disposizione a livello mondiale. Saranno, infatti, applicabili in tutto il mondo, e ovviamente anche molti operatori autorizzati ad esercitare in Italia le stanno già adottando, come ad esempio il portale https://casinomidas.it.com/.

Non si tratterà di rigide leggi da rispettare, bensì di una serie di raccomandazioni applicabili online sull’autoesclusione, necessarie ad arrivare ad una soluzione efficace di protezione degli utenti. Tutte le parti interessate a livello internazionale prenderanno parte al progetto Self-exclusion Standards, costituito da un percorso globale di cooperazione.

Quando si giungerà alla redazione finale del progetto, gli operatori e l’industria del gambling potranno disporre di un documento completo, da adottare a livello globale, sul quale verrà stilato il “Codice finale per le pratiche di autoesclusione online”. Questo codice di condotta sarà disponibile agli utenti e ne rappresenterà un punto di riferimento per l’industria del gioco d’azzardo e di tutte le altre parti interessate, incluse le autorità di regolamentazione internazionali (in Italia è l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli).

Autoesclusione? Non è il traguardo

Ma le ricerche nel campo della protezione e della sicurezza dei giocatori non finiranno qui. L’emanazione del Codice finale per le pratiche di autoesclusione online, infatti, non è l’ultimo passo, ma è solo un input a fare di più e meglio. I processi di autoesclusione saranno argomento di dibattito ancora per molto tempo, in modo da tenere sotto costante esame e monitoraggio tutte le pratiche già esistenti. È sempre possibile migliorarsi, soprattutto quando di mezzo c’è il rischio di sconfinare in comportamenti patologici da parte dei giocatori.

In questa fase finale del progetto sarà, dunque, necessaria una collaborazione più ampia, allo scopo di ottenere un feedback esterno ricco di conclusioni importanti ed utili per stilare delle raccomandazioni basate su una conoscenza globale dell’industria del gambling. Tutto il comparto del gioco online, dal gambling all’iGaming, infatti, dovrà essere coinvolto, in modo da aumentare l’impatto e i benefici del progetto.

Il settore del gioco d’azzardo guarda già a questo Codice come ad uno strumento efficiente ed efficace per promuovere l’autoesclusione e il gioco responsabile e in questi mesi potrebbe essere pronta la sua ultima versione definitiva.

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