Il centro destra calamitato all’opposizione del centro destra, questo quanto sta succedendo nel vastese, in particolare a San Salvo con la regia di Emanuele Marcovecchio ex consigliere regionale.
Parte da Cupello quindi il nuovo inizio di Forza Italia, in un percorso sul vastese che trasversalmente mina la stabilità politica del territorio. Infatti l’ex Consigliere regionale Marcovecchio è riuscito a tessere a San Salvo accordi interpersonali riallacciando rapporti con Niki Argirò e Tonino Marcello. Il merito dell’operazione sembrerebbe di Nicola Di Ninni, consigliere comunale a San Salvo, neo eletto coordinatore cittadino del partito. Il giovane ed intraprendente Di Ninni che, con Alfonso Di Toro politico di lungo corso, è riuscito ad aggregare nel proprio gruppo consiliare Giancarlo Lippis rendendosi così la seconda forza numerica nell’assise sansalvese, e seppur eletti e sostenitori della maggioranza, rivendicano una loro indipendenza di idee e visione politica. Niki Argirò, forzista della prima ora, già eletto alla regione proprio con il partito del Cavaliere, è seduto tra i banchi della minoranza che si oppone alla giunta De Nicolis a San Salvo come, anche, Tonino Marcello che seppur non essendo stato eletto ha avuto un ruolo non marginale nella campagna elettorale in quanto fuoriuscito per poi essere detrattore dell’amministrazione di cui è stato un importante assessore per due mandati. Tutto rimane nelle possibilità della democrazia, è giusto che democraticamente la singola persona possa essere non eletto in una competizione elettorale e creare le basi per quella futura? È ammessa la possibilità di stare in una opposizione comunale mentre si aderisce ad un partito che sarebbe nella maggioranza, è democrazia unire le forze in un progetto politico qualsiasi possa essere lo scopo forse personalistico.
Tutto giusto o semplicemente un teatrino della politica? Politica utile al territorio o solo di interessi personali?