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COMITATO 'PRO TRIGNINA': IL PRESIDENTE TURDO' TRACCIA IL BILANCIO DI UN PRIMO ANNO DI 'BATTAGLIE'

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«Il 25 gennaio 2009 nasceva il Comitato ProTrignina. Festeggiamo il primo compleanno in modo sobrio, ma convintissimi di aver fatto bene». Così il presidente del comitato che si batte contro gli autovelox imboscati, Antonio Turdò, commenta il primo anno di attività dell’associazione, tracciando contestualmente un bilancio. «L’aver portato la problematica della gestione degli autovelox sulla Trignina ad una risonanza nazionale. Siamo stati presenti sulla stampa regionale, su Rai3 Abruzzo, su Radio 24 del gruppo Sole 24 Ore. Abbiamo organizzato la prima Giornata dell’Automobilista durante la quale abbiamo discusso di sicurezza e legalità nella gestione degli autovelox. Abbiamo lanciato una petizione popolare che ha raccolto più di diecimila firme. Ci siamo attivati a sostenere e dare informazioni agli automobilisti nei ricorsi contro i verbali. Abbiamo fatto uno sciopero lumaca. Siamo arrivati al Senato della Repubblica (grazie al contatto con il senatore Ciarrapico, editore del Nuovo Molise, ndr). Abbiamo bandito un concorso per le scuole. Abbiamo firmato due convenzioni sia con l’avvocato Magnacca che con l’avvocato Mughini, al fine di dare sempre maggiore servizio agli automobilisti. Ci riteniamo contenti, ma non soddisfatti - continua il presidente Turdò - A breve avvieremo un’inchiesta di ordine giornalistico e amministrativo per sapere quanti soldi sono stati incassati dai Comuni e dove sono andati a finire; lavoro propedeutico all’esposto alla Corte dei Conti. Siamo in attesa del rinvio a giudizio degli indagati nell’indagine condotta dalla Procura di Vasto al fine di poterci costituire parte civile. Il Comitato spontaneo è diventato una associazione legalmente riconosciuta. Vogliamo esprimere un ringraziamento particolare ai Carabinieri che hanno condotto le indagini - aggiunge in chiusura Turdò - Un grazie anche agli organi di stampa, perché solo grazie all’amplificazione ed alla eco ricevuta con il loro aiuto, si è potuta comprendere la correttezza delle nostre posizioni nella battaglia di civiltà e di legalità contro l’uso ed l’utilizzo degli autovelox selvaggi ed imboscati da parte di alcuni comuni della fondovalle Trigno».
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