CASTELGUIDONE - Un intero paese tagliato fuori dall'informazione. Succede a Castelguidone, dove già da qualche settimana l'unica edicola del paese non viene rifornita di giornali, sia di quotidiani locali che di quelli nazionali. E' proprio vero che i residenti nelle zone interne del Vastese sono cittadini di serie 'B'. L'ennesima dismostrazione è che anche il diritto all'informazione viene tranquillamente calpesatato come se nulla fosse. L'articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, adottata dall'assemblea delle Nazioni unite nel 1948, recita: "Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere". Ed ecco il punto: ai residenti a Castelguidone non è più assicurato il diritto, riconosciuto anche dall'articolo 21 della Costituzione repubblicana, a ricevere informazioni, cioè ad essere informati. Non si tratta di una censura posta in essere dai 'potenti' di turno, ma di un più prosaico problema lagato alla distribuzione dei quotidiani. Pare infatti che il servizio di consegna dei giornali presso l'edicola del piccolo centro del Vastese sia antieconomico per la ditta che se ne occupa. Si vendono poche copie e il costo per il trasporto da Vasto fino ai comuni dell'entroterra è supriore ai guadagni. Un ragionamento che non fa un piega dal punto di vista dell'azienda che cura la distribuzione, ma che finisce per abbattersi come una mannaia sui residenti. Un altro servizio che viene meno, un altro diritto negato. E la classe politica continua a tacere.