"Marchese prenda atto della situazione e ne tragga le conseguenze: si dimetta e dia la possibilità ai cittadini sansalvesi di ridare un governo certo e solido alla città". Eugenio Spadano, capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio comunale a San Salvo, sintetizza il pensiero delle forze di minoranza relativamente a quella che è l'attuale realtà politica-amministrativa. "La maggioranza di centrosinistra si sta sbriciolando e a tutt'oggi il sindaco può contare su un numero sempre più ristretto di fedelissimi". Un 'percorso a ostacoli', dice Spadano, in conferenza stampa, assieme ai colleghi consiglieri Tonino Marcello, Tiziana Magnacca, Angiolino Chiacchia, Vincenzo Larcinese, Giancarlo Lippis ed al consigliere regionale Nicola Argirò, innescatosi dal rimpasto estivo voluto dal sindaco che dopo la cacciata dalla Giunta dei tre precedenti assessori Luciano Cilli, Osvaldo Menna e Giovanni Mariotti ha visto sempre più contrarsi il numero di consiglieri a suo sostegno. Spadano cita i nomi di D'Ascenzo e Rossi, fuoriusciti dalla maggioranza, per poi arrivare al documento degli esponenti del gruppo Democratici per San Salvo (tra i quali il presidente dell'assise civica Alfonso Di Toro e Rolando Cinalli) che hanno pubblicamente annunciato di non dare più "appoggio incondizionato" al sindaco ed infine il recente caso della Commissione Servizi Sociali al cui vertice è stato eletto un esponente della minoranza (Antonio Castaldo) e nell'ambito della quale è stato assente nella votazione decisiva il rappresentante del Partito Democratico (Bernava). Fa i conti il capogruppo del Pdl ed individua in appena otto il numero di consiglieri sui quali Marchese può contare effettivamente sulla carta. "Non ha più la maggioranza e questo ben si capisce anche considerando che l'ultimo Consiglio comunale, a parte quello di dicembre con i ragazzi, è datato ormai novembre, quasi tre mesi fa. Marchese, oggi, è un sindaco in grande difficoltà, isolato all'interno del Consiglio ed anche nel partito, considerando che al vertice della segreteria del Pd ha primeggiato la componente che fa riferimento ad Arnaldo Mariotti e ad Antonio Boschetti e non a quella che sosteneva lui stesso". TAR E CARTE BOLLATE - C'è poi la vicenda, pendente, della sentenza del Tar sull'irregolarità della seduta di Consiglio comunale dello scorso 29 settembre, quella nel corso della quale furono approvati gli equilibri di bilancio. "In attesa che i giudici amministrativi correggano un errore materiale della stessa sentenza - dice il consigliere Tiziana Magnacca - ci troviamo a tutt'oggi con una situazione che potrebbe imporre al Prefetto di nominare un commissario e procedere allo scioglimento del Consiglio comunale. E il Comune ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato senza nemmeno il conforto di un parere legale sulla questione. Abbiamo chiesto un incontro al Prefetto Greco, da convocarsi al più presto". Magnacca, infine, lancia un appello ai consiglieri comunali fuoriusciti dalla maggioranza e dubbiosi: "Siano loro stessi a capire che con questi numeri non si va da nessuna parte. Le dimissioni di massa possono essere una soluzione". IMPASSE E PROBLEMI - Al di là dei giochi di potere e degli interessi di parte, evidenziano infine i rappresentanti della minoranza, emergono aspetti preoccupanti per diversi aspetti della vita economica e sociale sansalvese. Tra questi la crisi occupazionale, il commercio in fase di stallo se non di recessione, specie nel centro cittadino, ed il capitolo turismo che non garantisce sviluppo e prospettive. Emergenze che l’”impasse” amministrativa attuale non aiuta a governare, secondo gli esponenti del centrodestra. "E basta un solo dato per dare conto di quest'ultima considerazione - conclude Spadano - in venti anni nemmeno un nuovo albergo è stato costruito alla Marina. E poi sentiamo parlare di città turistica e dell'accoglienza...".