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Rassegna Un Altro Teatro

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Prende il via il 26 marzo la rassegna Un Altro Teatro, promossa dalla Associazione Teatrale Abruzzese Molisana e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Vasto. Tre gli appuntamenti. I primi due dedicati alla storia del nostro tempo, anche recentissima ed il terzo ad un archetipo che, sotto varie forme, ha attraversato e ammaliato tutta l’umanità, il mito della eterna giovinezza. Il sipario di apre su Tiergartenstrasse, N. 4 – Un giardino per Ofelia di Pietro Floridia riduzione drammaturgica e regia di Daniele Muratore con Barbara Giordano, Serena Attardo, Marco Polizzi, contrabbasso. Ambientata negli anni '40 ad Amburgo, questa storia dolcissima e tragica, racconta l'incontro di due donne, Ofelia, una giovane disabile mentale che vive coltivando fiori nell'assoluta innocenza di un rapporto di verità col mondo e Gertrud, l'infermiera nazista mandata a verificare le sue condizioni e che si troverà a doverla difendere dal programma T4, il cosiddetto "Olocausto minore" che prevedeva l'eliminazione dei disabili. L'incontro si trasforma in un'amicizia profonda e in un legame di cura e di tenerezza che unirà i destini di queste due donne fino alla fine. La scena si svolge su un duplice registro, la deposizione di Gertrud al tribunale delle forze alleate, dopo la fine della guerra, e le vicende precedenti che scandiscono i momenti della storia. Previste due recite: la matinèe per le scuole alle h. 11,00 e la serale alle h. 21,00. Il 10 aprile, alle h. 21,00, va in scena Il viaggio di Nicola Calipari di Fabrizio Coniglio, con Fabrizio Coniglio, che cura anche la regia e Alessia Giuliani.Due attori ripercorrono il viaggio tragico che ha portato all’uccisione di Nicola Calipari. Si parte con il racconto del rapimento e quindi la prigionia di Giuliana Sgrena (il rapporto con i rapitori,gli aneddoti,la paura,la speranza) per poi arrivare all’”inizio della fine”,con la liberazione di Giuliana,la gioia,l’incontro con Nicola Calipari e il viaggio verso l’aeroporto. Poi il racconto degli spari,quel “fuoco amico” che arriva all’improvviso,nel buio;la gioia ,l’euforia che diventa tragedia,incredulità,senso di impotenza. Il viaggio si chiude con un’ipotesi di tribunale tratta dai documenti ufficiali della delegazione italiana in Iraq,ovvero la versione americana e quella italiana sui fatti del 4 marzo 2005. Sarà presente all’appuntamento Giuliana Sgrena. Il 7 maggio è la volta de Il caso di Dorian Graydi Giuseppe Manfridi, con Manuele Morgese e la regia Pino Micol.Anche per questo appuntamento è prevista una recita per le scuole e l’appuntamento serale alle h. 21,00. Si tratta della reinvenzione drammaturgica del romanzo di Oscar Wilde, tra eterna giovinezza e incubo, che vede protagonista la Compagnia Teatro Zetae Manuele Morgese, con la regia di Pino Micol.“Tre personaggi e una sola storia che, per ragioni diverse, riguarda ciascuno di essi – racconta Giuseppe Manfridi, autore dello spettacolo- Henry, Basil e Dorian. Sofisticato e fatuo come un vero dandy il primo; morboso e solitario il secondo; vanitoso e perfido il terzo, DorianGray “Nell’atmosfera gotica che avvolge la vicenda dai connotati di un noir, Henry, Basil e Dorian si avvicendano in una serie di deposizioni corrispondenti ad altrettante visioni dei fatti. L’eterna giovinezza, il corpo esentato dagli insulti del tempo, le brutture destinate a tutti gli uomini indistintamente, trasferite in un quadro, unica vittima dell’infernale clessidra”. Impossibile sogno faustiano, concepito e vagheggiato da chiunque. E se succedesse? Quali terrori, quali compromessi estremi, quali baratri di incubi senza risveglio!
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