CASALBORDINO - Terremoto politico a Casalbordino: otto voti favorevoli, nove contrari, il Consiglio comunale boccia il bilancio.
"Che la maggioranza fosse risicata lo sapevo, ma che si arrivasse a tanto, esponendo il Comune al rischio concreto di un commissariamento, lo considero davvero un atteggiamento poco responsabile".
E' il commento a caldo del sindaco Remo Bello (Pd), che incassa così la sonora bocciatura del suo gruppo di maggioranza. Oltre ai voti scontati dell'opposizione, PdL, Udc e gruppi autonomi, hanno pesato, in aula, i 'no' al bilancio di previsione espressi dall'ex vicesindaco Giulio Di Rito e dell'ex assessore Sara Bernardo. Ed è proprio con gli esponenti della maggioranza che se la prende il primo cittadino: "Chi, all'interno del Pd, vota contro il bilancio approntato dall'amministrazione, dovrebbe avere la coerenza di dimettersi, se non altro di lasciare il gruppo politico di maggioranza. Ciò non è avvenuto, ne prendo atto, ma non capisco e non condivido questo atteggiamento". Sindaco, cosa succede ora? Elezioni anticipate? "I termini per l'approvazione del bilancio sono stati prorogati al 30 giugno. Entro quella data possiamo ripresentare in aula il documento programmatico, apportando delle modifiche. Se dovessimo incassare un'altra bocciatura a quel punto lo scioglimento del Consiglio sarebbe un atto dovuto e si andrebbe a nuove elezioni. Allo stato attuale, come è ovvio, la questione è politica. Non spenderò le mie energie per recuperare i 'falsi' che, in maggioranza e nel Pd, hanno votato contro. Sono fuori dal Pd e resteranno fuori. Mi aspetto, invece, un atteggiamento di responsabilità da parte dei consiglieri di minoranza. Un commissariamento, a mio avviso, è da evitare, per il bene del Comune. Tuttavia, se non ci sono le condizioni politiche per andare avanti, andremo a casa, senza problemi".