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NIENTE BOTULINO NEL “PESTATO DI CARCIOFINI DI CUPELLO” DELLA DITTA URSINI.

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Non è stata rilevata la presenza di tossina botulinica all’interno delle confezioni di “Pestato di carciofini di Cupello”, prodotti dalla ditta Ursini, e ritirati dal mercato in seguito ad un caso di intossicazione avvenuto a fine marzo a Milano. Lo rende noto la stessa ditta che , nei giorni scorsi, ha ricevuto i risultati delle analisi effettuate dall’istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G.Caporale”, su incarico della Asl di Lanciano-Vasto e dei Nas. Nei campioni prelevati dalla Asl il 25 marzo ed il 1° aprile e sottoposti a doppia tecnica di analisi, isolamento e prova biologica, è stata rilevata l’assenza l'assenza di cloristridium botulinum e di tossine botuliniche. Era stata stessa ditta, alcune settimane fa, a dare l’allarme nonostante le ripercussioni negative sulla vendita del prodotto. Un brutto episodio risoltosi, fortunatamente, nel migliore dei modi. «Dalle le analisi fatte dagli organi competenti», ha detto il titolare della ditta, Giuseppe Ursini, « si evidenzia la totale assenza della tossina botulinica nel lotto incriminato. L'azienda - aggiunge - non si accontenta di questo risultato, ma continuerà le proprie ricerche con l'intento di individuare le cause che hanno portato alla presenza della tossina riscontrata dall'analisi in quell'unico vasetto, peraltro già aperto e parzialmente utilizzato. Sarebbe stato facile - continua Ursini - parlare di ipotesi di sabotaggio, ma ciò non è accaduto quando è scattata l'allerta, né lo facciamo oggi».
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