CASTIGLIONE MESSER MARINO - La Forestale di Gissi e Castiglione Messer
Marino ha sequestrato un terreno in via Cimitero a Fraine e denunciato sei persone alla Procura della Repubblica di Vasto per gestione di rifiuti non autorizzata in concorso tra loro.
Operazione a tutela dell’ambiente da parte della Forestale di Castiglione Messer Marino e Gissi. Sei persone denunciate per reati commessi nel settore rifiuti. Si tratta di G.D’A, un pensionato sessantasettenne, F.G., 49 anni, esercente, S.P., 39 anni, operaio, tutti di Fraine, F.G., 39 anni, D.D.M., 36 anni e L.F.A., 50enne,
questi ultimi titolari di imprese edili di Castiglione Messer Marino. Le indagini sono partite a seguito di un esposto di un cittadino per
presunti abusi realizzati nei pressi dell’abitato di Fraine. Sul posto è stato trovato un accumulo abusivo di rifiuti speciali, provenienti da attività edilizie, su terreni privati adiacenti ad un fabbricato rurale. Dagli accertamenti successivi è emerso che, oltre l’intestatario dei terreni, anche i suoi due generi e tre artigiani di Castiglione Messer Marino avevano depositato propri rifiuti.
Infatti, il proprietario del sito, ha realizzato una vera e propria discarica abusiva con l’accumulo, più o meno sistematico, ma comunque
ripetuto e non occasionale, su un’area di circa 240 metri quadrati, di rifiuti speciali non pericolosi provenienti da attività di demolizione
edilizia o stradale. L’attività abusiva di smaltimento dei rifiuti ha modificato anche lo stato dei luoghi con l’innalzamento del livello del terreno fino a quello della sede stradale ed ha creato un vero e proprio
terrazzamento adibito a piazzale per deposito di legna ed attrezzi agricoli. Dai controlli documentali eseguiti presso il sito e presso
il Comune è stata accertata, oltre alla mancata presentazione di un’eventuale Dia, in ambito urbanistico, per il livellamento dei materiali ammassati per la realizzazione del piazzale a servizio
del fabbricato, anche l’assenza della prescritta autorizzazione,
iscrizione o comunicazione, ai sensi del Decreto Ambientale del 2006, all’Albo dei gestori ambientali per l’attività svolta di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti.
La Forestale ha riscontrato violazioni penalmente rilevanti in materia
ambientale e, per impedire che i reati venissero aggravati e portati ad ulteriori conseguenze, ha sottoposto l’area a sequestro preventivo.