Siamo alle comiche, e temo non siano quelle finali. Devo confidarvi una cosa: Leggendo l’articolo sull’abbonamento al parcheggio di san salvo marina, e quindi sulla richiesta che lo sconto di cui godono i residenti di San Salvo fosse esteso anche a coloro i quali sono sansalvesi di fatto (vedi Ributtini e Padula), giuro! ho pensato fosse stato scritto da un mio collega di minoranza, tant’è che ho detto a chi mi era di fianco in quel momento "ah, è già uscito, ne parlavamo proprio giorni fa". Lascio immaginare a voi la mia sorpresa quando ho visto che era a firma dell’IDV. Non nascondo che sono scoppiato a ridere. Ma l’IDV non fa parte della maggioranza? Visto che la risposta, purtroppo, è sì, non ha trovato un minuto di tempo per parlare in giunta della cosa che denunciano? Se a loro non andava bene, anzi erano addirittura d’accordo con chi, come me aveva chiesto l’allargamento dello sconto alle zone suddette, perché diavolo hanno approvato il testo? Chiedo all’assessore Mazzaferro di spiegare ai cittadini un paio di cose: 1) Perché lamentate in pubblico rimostranze su un provvedimento che vi vede autori come membri di maggioranza? Avete una crisi di identità? 2) Perché il pagamento del parcheggio alla marina è stato esteso? Dal 1° luglio di 2 anni fa fino ad arrivare al 1° giugno attuale, con inevitabile aggravio sulle tasche dei cittadini? 3) Perché continuate a riempirvi la bocca con il patto trigno/sinello se poi i residenti limitrofi (ma di fatto sansalvesi) pagano come qualunque altro turista? 4) Perché a San Salvo non vale il principio che un aumento di tassazione deve coincidere con un miglioramento del servizio? (san salvo marina è nella stessa triste situazione da anni) 5) Perché anche quest’anno il programma estivo è in ritardo? L’unica cosa chiara è che il Comune ha disperato bisogno di incassare, e che l’IDV con questa “denuncia” pubblica comprova una mania di protagonismo (ipocrita) che purtroppo per loro si è tradotta solo in una nuova occasione persa per fare silenzio. La prossima volta faranno bene a leggere meglio cosa la maggioranza intende fare e, magari, anche ad ascoltare i consigli della minoranza che non sono sempre da cestinare, come invece sono abituati a fare.