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Assisi Pax International premia con la Palma d'Argento il presidente della Provincia

redazione
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CHIETI - Il presidente, Enrico Di Giuseppantonio, ha ricevuto sabato sera il riconoscimento della “Palma d'Argento” da parte dell'associazione Assisi Pax International, in occasione della riunione annuale del direttivo nazionale del sodalizio, svoltosi presso l'Hotel Villa Medici a Rocca San Giovanni, che per l'occasione ha visto arrivare da tutta Italia esponenti nazionali della cultura, della politica, delle professioni e numerosissimi soci da tutto l'Abruzzo. Assisi Pax International, che ha sede nella città di San Francesco, è un'associazione fondata dal padre francescano Gian Maria Polidoro per "creare una cultura di Pace per una civiltà di Pace" ed "offrire un progetto di pace, per quanto possibile, al di fuori dell’utopia". Il premio è stato assegnato al presidente Di Giuseppantonio quale "segno tangibile di grande e sentito ringraziamento per la preziosa opera svolta in qualità di amministratore pubblico nonché per l'impegno futuro, sia come politico sia a titolo strettamente personale, che così generosamente ha voluto assicurare per la diffusione della pace". Negli anni scorsi, il riconoscimento era andato a personalità di grande rilievo nel campo della politica, della cultura, della musica, del sociale in riconoscimento dell'attività svolta per la promozione della pace. Per Di Giuseppantonio non è il primo riconoscimento per il suo impegno personale e politico in favore della pace: già nel 2007, da sindaco di Fossacesia, era entrato nella rete dei Mayors for peace (Sindaci per la Pace), presieduta dal primo cittadino di Hiroshima, per riaffermare la volontà di pacificazione di tutte le città del mondo. "Non senza emozione – ha spiegato Di Giuseppantonio nel suo discorso pronunciato nell'accogliere il riconoscimento dalle mani di padre Gian Maria Polidoro, presidente onorario, e da Gerardo Navazio Navarro, presidente di Assisi Pax – ritiro la “Palma d'Argento” della quale Assisi Pax mi ha voluto insignire: ricevere un premio è sempre motivo di orgoglio e di gratitudine, ma questa volta ritengo che questo riconoscimento abbia significati più profondi e soprattutto costituisce un impegno in più per il servizio che svolgo attualmente per i cittadini della Provincia di Chieti. La motivazione mi ha riempito di gioia e di commozione: sono parole molto impegnative e so che, accettando di ricevere questo premio, sto assumendo su di me questo compito che pare gravoso, ma che in realtà può essere svolto dando semplicemente maggiore attenzione alle piccole cose quotidiane. A volte, infatti, si scambia l'impegno per la pace con un astratto sentimento pacifico, che si deve esprimere in atti e gesti che abbiano una risonanza globale. La pace non è questa, o meglio non è essenzialmente questa. La pace si costruisce dai piccoli gesti, dalle piccole attenzioni, dal creare un ambiente di pace attorno a sé, dalla costante cura delle relazioni, dal lavorare principalmente su sé stessi. Essere in pace per dare pace: quanto è difficile in un mondo così frenetico e competitivo come il nostro e quanto è difficile in un ambiente complicato e ricco di conflitti come la politica! Ecco, oggi, a partire da questa serata in cui il clima di festa ci dona la possibilità di stare sereni, mi impegno solennemente a proseguire nel mio lavoro di amministratore e di politico nel segno della pace, che è l'unico bene prezioso che è alla portata di tutti. Essere esempi di pace è vivere nella libertà ed agire nella verità, come ebbe a dire il beato Giovanni XXIII, apostolo della pace: la pace rimane solo suono di parole se non è fondata sulla verità. Voglio che siano queste le parole che suggellano il mio impegno".
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