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I giorni della merla.

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Gli ultimi giorni di gennaio, quelli che la tradizione popolare chiama ''i giorni della merla'', sono considerati i più freddi dell'anno e le temperature di questi giorni sembrano dare conferma alle antiche credenze. Una tra le più note leggende su questi giorni narra che un tempo i merli erano bianchi, con le piume candide come la neve. Sul finire dell'inverno uno dei merli, cercando riparo dal freddo pungente, si riparò all'interno di un camino. Ne uscì solo dopo tre giorni, quando il gelo passò, ma le sue piume, imbrattandosi di fuliggine, erano diventate nere come il carbone. Da quel momento tutti i merli acquisirono il tipico piumaggio nero lucente. Leggende a parte, la credenza popolare che vuole che gli ultimi giorni di gennaio siano i più freddi dell'anno sembra essere stata rispettata anche questa volta, anche se magari il freddo ''siberiano'' è arrivato con una settimana di anticipo. Temperature ancora molto rigide infatti si registrano su tutto l'Alto Vastese e anche sulla fondovalle SS 650 Trignina c'è il pericolo di gelate notturne. Il personale del settore viabilità della provincia di Chieti non sta certo lesinando il sale per contrastare il formarsi di ghiaccio sulle strade. Le previsioni per i prossimi giorni parlano di un'attenuazione del freddo e dell'arrivo di una più mite perturbazione atlantica che potrebbe apportare solo qualche precipitazione a carattere di piovasco. Secondo gli esperti insomma i ''giorni della merla'' non saranno così freddi come quelli di questa settimana, ma a volte le tradizioni popolari sono più precise delle scienze moderne.
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