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Maestre in pensione pronte a fare lezione gratis

La risposta a costo zero alla logia dell'eolic business

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CASTELGUIDONE - I soldi dell’eolico non sono affatto necessari alla locale scuola primaria, perché a Castelguidone ci sono diversi insegnanti in pensione pronti a fare lezione gratis. E così l’ultima trovata del sindaco Cicchillitti, quella di utilizzare parte dei proventi della centrale eolica per pagare un’altra maestra, ripresa da tutta la stampa abruzzese, si sgonfia come un palloncino. «L’operazione del sindaco è chiara: strumentalizzare la questione eolico, spacciandola come la soluzione a tutti i mali del paese, dallo spopolamento all’istruzione. - spiegano alcuni insegnanti in pensione - Non c’è alcun bisogno di un altro docente, perché alla primaria di Castelguidone, per soli nove alunni, ci sono già cinque maestre. E se proprio il sindaco vuole un altro insegnante, non c’è bisogno dei soldi provenienti dall’eolico, perché noi maestri in pensione siamo pronti, sin da subito, a fare lezione gratis». Il volontariato, dunque, sconfigge la logica del denaro, dell’eolic business, e smonta anche il teorema costruito dal sindaco Cicchillitti, quello in base al quale la wind farm a Castelguidone sarebbe necessaria perché l’ente non potrebbe fare a meno di quell’introito. Somme da spendere nel sociale, si affannano a spiegare il sindaco e la sua maggioranza, proprio il campo di elezione del volontariato. Serve un’altra maestra? Bene, ci sono gli insegnanti in pensione pronti a fare lezione del tutto gratuitamente, senza alcuna spesa per le istituzioni. E ora Cicchillitti dovrà partorire un’altra trovata per cercare di nobilitare l’eolico. Tra l’altro, in quella scuola ci sono già cinque maestre, per soli nove bambini. E mentre Tremonti e Brunetta predicano la politica del risparmio, degli tagli alla spesa pubblica, Cicchillitti, e pare anche qualche dirigente scolastico regionale, vorrebbero aumentare il numero dei maestri. Nessuna nobile operazione salvezza per la scuola, dunque, perché la primaria ha già un discreto numero di insegnanti. «Tra l’altro, - aggiungono alcuni maestri in pensione - non è affatto vero che questa maggioranza che oggi amministra in Comune si adopera per salvare la scuola di Castelguidone, perché per mantenere le classi ci vogliono gli alunni, non certo le insegnanti, che bisogna pure pagare. E non è un mistero che già da qualche anno i parenti prossimi di un’amministratrice preferiscono mandare i propri figli a scuola a Trivento. Scelta legittima, ci mancherebbe, ma che cozza con la sbandierata volontà di salvare la scuola di Castelguidone». Intanto nei giorni scorsi la proposta di Cicchillitti, di pagare una maestra con i soldi che la Ipotenusa Srl dovrebbe è stata esaminata dal consiglio dei docenti.
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