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Maestra pagata con l'eolico, l'opposizione: Un'operazione strumentale

Il capogruppo Di Paolo smonta la trovata del sindaco di Castelguidone

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CASTELGUIDONE - «Il sindaco Cicchillitti vuole aiutare la scuola o semplicemente tentare di riportare l’attenzione sulla centrale eolica che è fortemente contrastata e allo stato attuale non ha requisiti per essere installata?». E’ la domanda, a ben vedere retorica, posta dai consiglieri di opposizione del Comune di Castelguidone, che così intervengono sulla questione della mestra per la locale scuola primaria pagata con gli ipotetici proventi della wind-farm. «Se il sindaco Cicchillitti pensa di unire, a filo diretto, le sorti dell’impianto eolico con i disagi della primaria, tentando di dimostrare che senza la realizzazione della centrale eolica si mette a rischio la sopravvivenza della scuola, - continua il capogruppo Gabriele Di Paolo - allora compie un’operazione meramente strumentale, che non troverà accoglienza nella realtà locale. L’impianto eolico ipotizzato per Castelguidone, definito da Italia Nostra tra i più grandi scempi che si potrebbero realizzare in Italia, trova l’opposizione ferma e decisa di ben due comitati locali, più il gruppo di minoranza, con una trasversalità che coinvolge la stragrande maggioranza della popolazione locale. Inoltre, vi è la ferma convinzione che il progetto non rispetti le disposizioni delle linee guida regionali e pertanto non possiede i requisiti previsti a tutela del territorio e dei suoi residenti. Se l’amministrazione intende contribuire al miglioramento della scuola non troverà nessuno in disaccordo a condizione che abbia le risorse per farlo, senza contrarre debiti e senza tentare di accreditare surrettiziamente come indispensabile la realizzazione di un impianto eolico industriale che è l’esatta negazione del futuro per Castelguidone. Con 9 alunni complessivi non possiamo certo pretendere classi di 2/3 alunni quando nel resto d’Italia ogni classe ne conta fino a 25. Invitiamo il sindaco a non intraprendere iniziative atte ad introitare somme a titolo di anticipo che poi andrebbero a costituire debito per il Comune».
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