Pubbliche scuse per l'uscita infelice di qualche giorno fa ("Se dovessi stare male non portatemi in un ospedale della provincia di Chieti") e impegni per alcune prioritarie questioni riguardanti la sanità sul territorio. Il direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro, ieri pomeriggio in audizione alla Commissione regionale Affari generali e Tutela della Salute, la cui convocazione, proprio alla luce delle polemiche innescatesi a seguito delle dichiarazioni del manager, era stata sollecitata dal consigliere regionale del Vastese Nicola Argirò.
Zavattaro ha chiesto pubblicamente scusa ed ha sottolineato come "l’altissima professionalità degli operatori sanitari locali spesso non coincide con le strutture in cui gli stessi si trovano ad operare e lavorare", pertanto, "le dichiarazioni erano un modo per spingere tutti, compreso se stesso, a darsi da maggiormente da fare per migliorare, insieme, l’intero comparto sanitario locale riferito in particolar modo alle strutture e in alcun modo agli operatori".
Fari puntati, poi, sull'analisi della situazione organizzativa e patrimoniale della Asl dopo i provvedimenti di riordino degli ultimi mesi. E su specifica richiesta di Argirò il manager si è soffermato sull'ospedale "San Pio da Pietrelcina" di Vasto ed in particolare su Emodinamica, reparto di Gastroenterologia e questione parto epidurale. Per la sala di Emodinamica mancano per l’acquisto dei macchinari necessari fondi per circa 800mila euro, ma gli stessi, ha assicurato Zavattaro, possono essere reperiti da un vecchio fondo regionale della Asl di Chieti. Il manager ha garantito l’attivazione della sala di Emodinamica a Vasto nel giro di 8 mesi, con funzionamento sei ore al giorno per il primo anno e dodici per il successivo. Per la Gastroenterologia, divisione che ha visto diminuire, a seguito del piano Baraldi, da 12 a 5 il numero di posti letti di 'day hospital', Argirò ha invitato la direzione generale ad un potenziamento ed al ripristino di un numero sufficiente di posti letto. Per la sala per il parto epidurale (parto indolore), infine, di cui è prevista l’attivazione sperimentale nell’ospedale di Ortona, che conta 400 parti l’anno, è stato chiesto ed ottenuto un impegno specifico per la sua attivazione ed apertura anche a Vasto, che conta circa 900 parti l’anno.